Migranti, USB: organizzarsi e superare l'isolamento per un percorso di lotta unitario dei lavoratori migranti. Il 1 giugno tutti in piazza contro la Bossi Fini, il decreto Cutro e per la regolarizzazione di tutti i lavoratori migranti
Si è svolta il 18 maggio un' interessante e partecipata assemblea promossa dalle Associazioni di migranti che stanno collaborando con USB Migranti per rafforzare un percorso di organizzazione comune e di condivisione dei principali problemi che vivono i lavoratori migranti.
Alla presenza di rappresentanti delle comunità straniere, sono stati messi in luce in primo luogo le responsabilità delle potenze euro atlantiche che storicamente con le loro politiche imperialiste e colonialiste, hanno negli ultimi secoli operato sfruttando sia le risorse naturali, sia le popolazioni dei paesi del sud del mondo.
Ancor di più oggi, in Italia in un periodo di economia di guerra i governi europei ed in primis il Governo Meloni, stanno mettendo in atto politiche criminogene nei confronti dei migranti.
È stata evidenziata la necessità di abolire la legge Bossi Fini, e di tutte le politiche che da decenni pongono il problema delle popolazioni migranti in Italia come un problema di sicurezza e di ordine pubblico, senza tener conto che oggi in Italia vivono 6 milioni di cittadini stranieri e più di tre milioni di essi contribuiscono fattivamente all’economia italiana.
È stato denunciato il peggioramento delle leggi per il rilascio delle protezioni internazionali e per la concessione del diritto di asilo, che dal Decreto Cutro sta incrementando il numero di dinieghi ai cittadini provenienti da paesi dove gli stessi rischiano la vita.
È stata messa in evidenza la discriminazione che subiscono i lavoratori costretti ad accettare lavori sottopagati in condizioni di vero sfruttamento. Solo con la speranza di ottenere un contratto per il permesso di soggiorno.
È stata denunciata la truffa della “Sanatoria Bellanova” che dal 2020 prende in giro migliaia di lavoratori in attesa ancora di essere convocati per la regolarizzazione della propria posizione.
Il non rispetto delle proprie leggi e il crescente atteggiamento respingente dell’attuale governo, tutto interno ad una logica europea di difesa del “fortino occidentale”, l’attuale gestione dei Centri di Accoglienza E PEGGIO ANCORA dei CPR, dove persone che non hanno commesso alcun reato penale, sono private della libertà e di ogni diritto,stanno creando enormi preoccupazioni nelle comunità migranti.
L’importanza di condividere queste difficoltà superando l’isolamento in cui si rinchiudono le singole comunità, è stato il punto su cui tutti si sono ritrovati.
La costruzione di un percorso unitario ed organizzato che si ponga di fronte al Governo e alle istituzioni locali come forza compatta.
Per questo l’assemblea ha deciso di scrivere una richiesta di incontro al prefetto di Roma per affrontare collettivamente le diverse problematiche.
L’ASSEMBLEA HA ANCHE DECISO DI PARTECIPARE ALL’ASSEMBLEA CITTADINA DEL 22 MAGGIO ED ALLA MANIFESTAZIONE DEL PRIMO GIUGNO CONTRO IL GOVERNO E CONTRO L’ECONOMIA DI GUERRA.
USB Migranti