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Musei della Val Camonica, USB: aperti solo per il senso di responsabilità dei lavoratori e delle lavoratrici in appalto

Torino -

Il 1° maggio 2024, nella Festa dei Lavoratori, le Lavoratrici e i Lavoratori in appalto nei Parchi e Musei Nazionali della Valle Camonica, aderenti al Sindacato USB, hanno deciso di diffondere un comunicato per raccontare la situazione attuale nei siti camuni e lombardi interessati dal bando d’appalto della Direzione Regionale Musei Lombardia per il servizio di supporto esterno alla vigilanza e accoglienza.

Dopo 15 mesi di servizio affidato alla Società COSMOPOL SERVIZI INTEGRATI, la vincitrice del precedente appalto, è stata sollevata dall’incarico, per aver raggiunto la quota massima di penali consentite.

Al suo posto è subentrata la DOMINA SCARL, cooperativa già conosciuta perché affidataria del servizio in appalto dal 2019 al 2023, con il compito di traghettare i Lavoratori per i prossimi mesi, forse fino alla scadenza naturale dell’appalto a inizio dicembre, in attesa di un nuovo bando da parte della Direzione Regionale Musei Lombardia.

Quali sono gli elementi da sottolineare in questa fase di passaggio:

  • che Cosmopol si è rivelata carente nella gestione del servizio tanto da essere sollevata dall’incarico, segno che evidentemente la brutta abitudine degli appalti al ribasso porta i frutti più prevedibili, e già ampiamente denunciati dai Lavoratori: poca dignità per i Lavoratori e scarsa efficienza del servizio.

  • che la Direzione Regionale Musei Lombardia non ha mai considerato di dover avvisare i Lavoratori e le Lavoratrici in appalto di questa decisione o del subentro di Domina, ad oggi infatti non è pervenuta alcuna comunicazione da parte della stazione appaltante.

  • Sappiamo perfettamente che i Lavoratori in appalto sono dipendenti delle cooperative cui i servizi vengono affidati e non del Ministero, ma ci chiediamo come si possa costruire un dialogo e un confronto se i lavoratori non meritano nemmeno una breve comunicazione riguardo una decisione che li interessa direttamente e riguarda il loro futuro.

  • che il subentro di Domina non è stato indolore, ma segnato da una trattativa serrata che USB, insieme al compatto gruppo di Lavoratori e Lavoratrici, ha portato avanti per non veder peggiorare le condizioni contrattuali precedenti.

  • che, ad oggi, nonostante il raggiungimento di un accordo con Domina, i Lavoratori e le Lavoratrici sono in servizio senza contratto, perché le trattative si sono svolte fuori tempo massimo, mentre i turni sono stati comunicati martedì 30 aprile, per il giorno dopo.

Vogliamo quindi sottolineare che i siti camuni il 1° maggio 2024, sono aperti esclusivamente grazie al senso di responsabilità di Lavoratori e Lavoratrici in appalto che in questo momento vengono pagati 6,64 euro lordi l’ora, che non hanno ancora in mano un contratto firmato e che hanno ricevuto l’ordine di servizio ieri pomeriggio.

Ribadiamo inoltre che i luoghi oggetto di queste vicende non sono proprietà privata, ma patrimonio collettivo, bene pubblico, e quindi interessano non solo la Direzione Regionale e gli eventuali visitatori, ma anche tutti i cittadini e le cittadine, i Lavoratori e le Lavoratrici, gli enti e le associazioni del territorio.

Chiediamo dignità e stabilità per coloro che rendono possibile, ormai da un decennio, l’apertura dei Siti della Valle Camonica e che svolgono un servizio di accoglienza e vigilanza nonostante l’atteggiamento indisponente e irrispettoso di Direzione Regionale e le trattative sfibranti a cui sono sottoposti a ogni cambio d’appalto per assicurarsi condizioni economiche e contrattuali quantomeno non peggiorative, sempre considerando che il CCNL applicato è tra i peggiori esistenti in questo momento sul mercato del lavoro.

I Lavoratori e le Lavoratrici in appalto della Val Camonica

USB Vigilanza Privata