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Nial Mail, il 28 gennaio sarà di nuovo sciopero

Taranto -

Il Comune di Taranto sta procedendo con le verifiche e i controlli su Nial Mail Srl (società che fornisce il servizio di notifica delle sanzioni amministrative e degli atti giudiziari), avviati dopo la lunga mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori che da mesi rivendicano giuste condizioni di lavoro, il rispetto delle leggi e dei contratti e contestano il licenziamento pretestuoso di una collega, avvenuto alla vigilia di Natale, la cui sola colpa è quella di aver aderito all’USB e richiesto giustizia per sé e per gli altri.

Il direttore generale De Carlo ha informato USB degli avanzamenti nei controlli e dell’interessamento alla vicenda del commissario prefettizio Cardellicchio e della struttura commissariale, che lasciano ben sperare in una svolta positiva nel breve termine in grado di ristabilire condizioni di rispetto della dignità e dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia delle ingenti risorse pubbliche impegnate negli appalti in questione.

Prosegue intanto la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della NIAL MAIL che, dopo aver portato a termine con una compatta adesione 30 giorni di astensione dallo straordinario e prestazioni aggiuntive, sciopereranno ancora il 28 gennaio per continuare a rivendicare sicurezza nel luogo di lavoro, stabilità contrattuale, l’applicazione del CCNL di categoria, per contrastare il fenomeno degli appalti e subappalti, delle società satellite e delle scatole cinesi che caratterizzano tutta questa vicenda e chiamano in causa direttamente Poste Italiane quale committente e proprietario del marchio Kipoint, sotto le cui insegne opera la società tarantina.

Sarà sciopero anche contro l’ingiusto licenziamento di Ines Marino con argomentazioni pretestuose e per pura rappresaglia dopo l’adesione a USB e per aver richiesto insieme agli altri colleghi la fine delle quotidiane vessazioni, condizioni di lavoro eque e il rispetto delle norme di legge e di contratto.

A tal proposito, proprio il 28 gennaio depositeremo al Tribunale di Taranto il ricorso contro il licenziamento e terremo insieme a tutti i lavoratori in sciopero iniziative pubbliche di lotta.

Francesco Marchese
USB Lavoro Privato Taranto