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Argomento:

NIDI E SCUOLE: USB, SE MINISTRO MADIA NON RISPONDE SARÀ SCIOPERO

Stabilizzare tutti i precari, ampliare i servizio pubblici e reinternalizzare quelli privatizzati

Roma -

COMUNICATO STAMPA

 

Dopo aver accolto favorevolmente la richiesta di un provvedimento d’urgenza per l’immissione in ruolo del personale precario di nidi e scuole dell’infanzia comunali, avanzata al Ministro Madia dal presidente dell’ANCI, Piero Fassino, L’USB P.I. ha richiesto a Fassino un incontro per avviare un confronto finalizzato alla risoluzione del problema.

 

La situazione in cui versano i servizi scolastici educativi comunali in tutta Italia è drammatica e volta sempre di più ad una loro dismissione in favore del privato. L’Unione Sindacale di Base ha pertanto dichiarato lo stato di agitazione nazionale. Se non arriveranno risposte da parte del Ministro Madia, l’USB sarà pronta allo sciopero.

 

L’USB richiede l'apertura di un tavolo di confronto tra Governo, Regioni, ANCI, enti locali interessati e parti sociali, per affrontare e risolvere la questione attraverso un piano di stabilizzazione, anche pluriennale, del personale che ha svolto per più di 36 mesi il proprio servizio, ed inserito nelle graduatorie dei concorsi e corsi-concorsi per l’assunzione o per gli incarichi a tempo determinato, in conformità con quanto previsto dalla Corte Europea; un intervento che preveda l'utilizzo dei Fondi Europei destinati alla formazione professionale, per l'attivazione di percorsi formativi finalizzati alla riqualificazione ed all'inserimento in una graduatoria permanente del personale precario; l'avvio di un processo finalizzato alla trasformazione della parte variabile del salario in parte stabile,  permettendo ai lavoratori di mantenere “una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa”, come stabilito dall'articolo 36 della Costituzione Italiana.

 

L’Unione Sindacale di Base non interromperà la mobilitazione finché non verrà assicurata una continuità lavorativa per tutto il personale precario presente nelle graduatorie esistenti delle pubbliche amministrazioni e la sua progressiva stabilizzazione, e finché non si determinerà un’inversione di tendenza che mantenga ed ampli il servizio pubblico, partendo dai nidi e dalle scuole dell’infanzia, evitando l’esternalizzazione ai privati e reinternalizzando totalmente il servizio e il personale che vi opera.