Nuovo DDL Bernini-Meloni precarizzante per i giovani ricercatori: la Bernini li spinge alla fuga e USB risponde con la mobilitazione
Con annunci roboanti il Ministro dell'Università Bernini rende pubblico il ritorno al lavoro nero senza versamenti di tasse e contributi. Salari a inferiori a 4 euro l'ora per il precariato dell'Università che riguarderanno, conoscendo i vertici di INFN e CNR, anche i precari degli enti pubblici di ricerca.
Usb Pi Ricerca si opporra’ in ogni sede alla ministra Bernini e ai desiderata dei tanti baroni universitari che remano verso la completa deregulation dei diritti dei giovani ricercatori e ha, quindi, immediatamente convocato il suo Esecutivo per il 28 agosto dove deciderà iniziative di lotta contro questo atto di precarizzazione estrema di un sistema già arretrato e basato sullo sfruttamento.
La nuova iniziativa del governo Meloni ai danni dei lavoratori della ricerca merita subito una risposta dura e concreta, soprattutto perché, i due recenti incontri tra il ministro Bernini e Flc Cgil e Fir Cisl, che possiamo definire completamente inconcludenti, dimostrano che i tavoli sono inutili se prima non si mettono in atto iniziative di lotta.
Usb Pi Ricerca è stato il sindacato che ha ottenuto le stabilizzazioni in questo settore agli inizi del 2017, con le occupazioni di ISS, ISPRA ed ISTAT. È evidente, quindi, che si deve ripartire dalla lotta per contrastare il nuovo far west contrattuale che questo governo sta creando per le nuove generazioni di ricercatori, costringendoli alla fuga forzata e rischiando di portare il nostro paese ad un nuovo arretramento culturale.
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