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OCCUPYAMO PIAZZA AFFARI. DOMANI A MILANO MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO MONTI E IL GOVERNO DELLA BCE

Corteo da Piazza Medaglie d'Oro a Piazza Affari, ore 14.00

Roma -

Cresce la partecipazione alla manifestazione nazionale OCCUPYAMO PIAZZA AFFARI, indetta per domani a Milano da USB, dal Comitato NO Debito e da tantissime altre sigle, organizzazioni, partiti e realtà che operano nel sociale, contro il ‘modello Monti’, il governo della BCE-FMI e le loro politiche di massacro sociale.

Fra le ultime adesioni ricevute quella dei ferrovieri: “Ci vogliono tenere fino a 67 anni ai treni senza tenere conto che quasi nessuno di noi ci arriverà in condizioni di salute adeguate”, dichiarano nel comunicato, in cui annunciano che saranno in piazza “contro la politica dell'austerità, del debito e dei sacrifici imposti dalla riforma Monti-Fornero”.

 

Intanto a Milano, dove si attende l’arrivo di migliaia di manifestanti, si moltiplicano le iniziative a sostegno di OCCUPYAMO PIAZZA AFFARI. Questa mattina centinaia di studenti del Coordinamento dei Collettivi hanno sfilato per le vie del centro gridando slogan contro banchieri, politici corrotti e affaristi, per il futuro, per salvare la scuola, lottare per i diritti.

Sempre a Milano circa 60 persone hanno occupato uno spazio abbandonato da oltre 20 anni in via Arbe, riaprendolo alla città col nome di  “Officina  dei beni comuni”. Sarà “Una sorta di casa del popolo, che metterà a disposizione spazi ai giovani e meno giovani, di tutela per i cittadini per sviluppare progetti e servizi al quartiere e alla città tutta”. Prima iniziativa già fissata per questa sera alle ore alle 21, con un incontro a cui saranno presenti Vittorio Agnoletto, Giorgio Cremaschi e Fabrizio Tomaselli, esponenti del Comitato No Debito, per discutere su art.18 e beni comuni.

 

Il corteo di domani partirà alle ore 14.00 da Piazza Medaglie d'Oro (Porta Romana) e percorrerà corso di Porta Romana, via Santa Sofia, via Mulino delle Armi, via De Amicis, via Cesare Correnti, via Torino, via Orefici, piazza Cordusio, via Negri, per concludersi a piazza Affari, luogo simbolo della finanza internazionale.

 

“Stiamo attivamente organizzando la partecipazione da tutta Italia – dichiara Emidia Papi, dell’Esecutivo nazionale USB – e chiamiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori, i precari, i disoccupati, i cassaintegrati, i pensionati, gli esodati, i migranti, a scendere in piazza contro la precarietà e per cancellare le leggi Treu e 30; contro l’attacco europeo al diritto di sciopero, contro i licenziamenti e per estendere a tutti e a tutte reddito e tutele; per rispondere col conflitto all’arroganza del governo Monti e delle istituzioni europee, conflitto che si sta allargando a macchia d’olio in moltissimi paesi, a partire da Spagna, Portogallo e Grecia”.