P.A.: DOMANI LAVORATORI PUBBLICI IN PIAZZA CONTRO L'ACCORDO DEL 4 FEBBRAIO. GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE IN PREPARAZIONE DELLO SCIOPERO GENERALE DELL'11 MARZO
A Roma presidi sotto Ministero della Difesa, via XX Settembre - dalle ore 9.00
e Ministero della Funzione Pubblica, Corso Vittorio Emanuele – dalle ore 12.00
Domani l’Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego darà vita ad una giornata nazionale di mobilitazione del lavoro pubblico con appuntamenti in numerose città italiane.
Due le manifestazioni nella capitale: il presidio nazionale dalle ore 9.00, con delegazioni di tutta Italia sotto il Ministero della Difesa, a cui seguirà il presidio sotto al Ministero della Funzione Pubblica, dalle ore 12.00.
Altre iniziative sono previste a:
Torino - volantinaggi al Palazzo Civico, via Milano 1, dalle ore 7.30;
Lodi - presidio presso la Prefettura Corso Umberto I, ore 10.00
Collegno - volantinaggio al Comune, ore 9.00
Genova – mattina di volantinaggi in Viale Benedetto XV, Via D'annunzio, Via Garibaldi e Via di Francia;
Liguria - mattina di volantinaggi in tutti i luoghi di lavoro pubblici;
Perugia – volantinaggio davanti al Tribunale, ore 10.00;
Pescara - presidio presso la Prefettura - Piazza Italia, ore 11.00;
Catania - presidio alla Prefettura, ore 10.00
La giornata rappresenta un importante momento di lotta nel percorso verso lo sciopero generale dell’11 marzo, a cui USB Pubblico Impiego aderisce e partecipa. E’ stata indetta contro l’ accordo sottoscritto da governo e sindacati complici il 4 febbraio scorso, che legittima di fatto la Brunetta, inventando una fase di transizione per uscire dalla difficoltà data dall’impossibilità di applicare una ‘riforma’ iniqua e di facciata, che nega la contrattazione escludendo materie come l’organizzazione del lavoro, introduce illegittimamente odiose fasce di merito individuale e smantella progressivamente lo Stato Sociale, calpestando la dignità dei lavoratori pubblici.
Lavoratori impoveriti dal DL 78/2010, che impone il blocco dei rinnovi contrattuali per almeno 4 anni, pone preoccupanti allarmi relativi ai futuri accordi integrativi, al salario accessorio ed impedisce di fatto le progressioni nelle e tra le Aree; lavoratori mortificati nelle professionalità, in quanto costretti ad operare in condizioni sempre più critiche, a scapito della qualità e della quantità dei servizi erogati; lavoratori di cui i sindacati complici temono il giudizio, cercando per questo di ritardare o eliminare in tutti i modi le elezioni delle RSU.
Lavoratori a cui serve ben altro e che domani saranno in piazza contro l’accordo del 4 febbraio e la ‘riforma’ Brunetta, che li umilia, li divide, mortifica la loro professionalità e li impoverisce; per il rinnovo dei contratti; per una vera democrazia sindacale.