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P.A.: USB IN AUDIZIONE AL SENATO, NO AL BLOCCO DEI CONTRATTI, NO ALLA CHIUSURA DEGLI UFFICI TERRITORIALI

Roma -

Una delegazione dell’USB Pubblico Impiego è intervenuta questa mattina in audizione presso la Prima Commissione del Senato, Affari costituzionali. All’ordine del giorno due provvedimenti che il governo si appresta ad emanare, il primo sulla proroga del blocco dei contratti per oltre 4 milioni di lavoratori pubblici e del tetto alle loro retribuzioni; il secondo sul riordino degli uffici territoriali statali, in attuazione della spending review disposta dal governo Monti.

 

L’USB P.I., forte della protesta che ieri ha visto migliaia di lavoratori pubblici in piazza a Roma, ha chiesto l’immediata apertura del rinnovo contrattuale e lo stanziamento di risorse per gli aumenti contrattuali. L’USB ha sottolineato il forte danno già prodotto dal blocco dei contratti in atto, danno enormemente sottostimato dalle altre organizzazioni sindacali presenti in audizione, che si aggira su una media di 60 mila Euro per un lavoratore con 20 anni di servizio.

Per l’USB, l’apertura della stagione contrattuale deve essere preceduta da stanziamenti concreti, così come è già stato fatto per banche ed imprese, e non una semplice procedura formale, come proposto dalla CGIL, la quale ha chiesto l'apertura della contrattazione a prescindere dalle risorse economiche.

 

In riferimento alla chiusura degli uffici territoriali dello Stato, l’USB ha espresso netta contrarietà ai processi di “riorganizzazione” che in realtà nascondono chiusure di servizi e di uffici, con immaginabili conseguenze su lavoratori ed utenti.

 

Nell’ incontro fissato il 28 giugno prossimo con il ministro della Funzione Pubblica D’Alia, l’USB P.I. tornerà a chiedere con forza la riapertura dei contratti, insieme all'assunzione di tutti i precari, la reinternalizzare dei servizi e di chi lavora nelle società appaltatrici e la cancellazione della riforma Brunetta.