COMUNICATO STAMPA

“Un percorso in salita”, così si è espresso lo stesso presidente dell’Aran, Sergio Gasparrini, in merito alla riduzione dei comparti della Pubblica Amministrazione nell’incontro che è ancora in corso presso l’agenzia di negoziazione, a cui oggi sono state convocate le organizzazioni sindacali del Pubblico Impiego.

“Le difficoltà a raggiungere un accordo che riduca drasticamente a quattro gli attuali undici Comparti di contrattazione è dimostrata anche dai guardinghi interventi delle varie organizzazioni sindacali, tutte in attesa di conoscere le risorse per il rinnovo dei contratti che il Governo dovrebbe stanziare nella Legge di Stabilità”, riferisce a margine dell’incontro Daniela Mencarelli, dell’Esecutivo nazionale USB P.I. .

“L’USB ha rotto gli indugi ed ha manifestato con chiarezza l’indisponibilità a discutere della riduzione dei comparti. La priorità dei lavoratori che rappresentiamo – sottolinea Mencarelli - è il rinnovo del contatto. Abbiamo chiesto formalmente al Governo di posticipare la discussione per la revisione dei comparti, andando immediatamente al rinnovo dei contratti”.

 
“Il problema centrale è lo stanziamento delle risorse – precisa la dirigente USB – e se non saranno adeguate a restituire valore alle retribuzioni dei lavoratori pubblici dopo sei anni di blocco, l’USB chiamerà i lavoratori alla massima mobilitazione”

 
Una prima iniziativa è convocata il prossimo 16 ottobre a Roma, con un'assemblea nazionale open air dei lavoratori del pubblico impiego sotto al ministero della Funzione Pubblica, indetta per rivendicare contratti veri, assunzioni, a partire dai precari, e rilancio del Welfare che avrà fra i suoi obiettivi quello di esprime una prima valutazione sulla legge di stabilità.