Pam Panorama: il tranello delle etichette modificate per licenziarti con il “test carrello”. Usb: non un passo indietro!
Dopo i trasferimenti punitivi, le interpretazioni fantasiose del DVR e l’annuncio del licenziamento di 45 lavoratori e lavoratrici del punto vendita de I Gigli di Campi Bisenzio, PAM inventa un nuovo strumento di repressione e intimidazione: il “test carrello”.
L’ennesima vergognosa trovata di un’azienda che ormai non conosce limiti pur di liberarsi dei lavoratori scomodi e, guarda caso, dei delegati sindacali dell’USB.
Questa volta a farne le spese è Antonella lavoratrice di 30 anni, cassiera e delegata sindacale, che dopo una prima contestazione disciplinare ha ricevuto, a distanza di pochi giorni, una seconda lettera di richiamo, una sospensione e poi il licenziamento.
Motivo? Non aver “superato” un assurdo test interno: un finto controllo su un carrello pieno di merce per “verificare” l’eventuale manomissione dei prodotti.
Avete capito bene: la cassiera trasformata in vigilante o investigatrice, senza alcuna formazione, senza alcuna mansione prevista dal contratto.
PAM pretende che chi lavora alla cassa faccia anche il lavoro della sicurezza, senza competenze e senza tutele.
E se non lo fai secondo le loro richieste – e forse se ti permetti di essere sindacalista - ti licenziano.
Siamo al paradosso e alla violenza padronale più sfacciata.
Noi non staremo a guardare.
PAM, colosso da oltre 3,3 miliardi di fatturato, si libera dei “vecchi” lavoratori — quelli con troppi diritti, troppa esperienza e troppa dignità — per far spazio a una nuova generazione di precari e ricattabili.
Questo è il modello di “modernità” che ci vogliono imporre: sfruttamento, paura, silenzio.
USB non si piega. Al fianco della Lavoratrice licenziata impugneremo il licenziamento di Antonella e difenderemo tutti quelli che verranno.
Avvieremo da subito una mobilitazione nazionale contro i licenziamenti e gli abusi perpetrati nelle contestazioni.
Picchetti, assemblee, scioperi e denuncia pubblica: PAM sarà messa davanti alle proprie responsabilità. Questa volta il test lo facciamo noi: il test contro il padrone!
Invitiamo tutte e tutti i lavoratori dei punti vendita PAM a unirsi alla lotta.
Nessuno deve restare solo. Nessuno deve piegarsi alla paura.
Nei prossimi giorni lanceremo una campagna di mobilitazione su tutti i territori. Unitevi alla lotta.
Per il lavoro, per la dignità di chi lavora.
Coordinamento USB – Commercio