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Pam Panorama: padrone senza vergogna. Usb denuncia le condizioni di lavoro e le vessazioni dei dipendenti

Roma -

Nella giornata di oggi 5 novembre 2025 USB ha avviato il periodo di mobilitazioni e proteste in difesa dei lavoratori e le lavoratrici di PAM Panorama che vivono da anni condizioni di lavoro e trattamenti sempre più frequentemente iniqui e illegittimi.

L’azienda già nota per i trasferimenti illegittimi e per le strumentalizzazioni del DVR (Documento di valutazione dei rischi) oggi torna alle cronache per il licenziamento tramite sms dei lavoratori di Campi Bisenzio e a Roma per l’ignobile pratica del “test carrello”.

E proprio stamattina si è svolto un presidio di protesta a Roma davanti al supermercato di Viale Ionio per denunciare l’illegittimità del test carrello, che ammantandosi di funzione “formativa” dei cassieri è invece uno strumento inventato ad hoc dall’azienda per legittimare ritorsioni e sanzioni esemplari. Sono infatti già numerosi i provvedimenti disciplinari e le sospensioni di dipendenti, e nonostante non abbiano arrecato nessun danno reale all’azienda.

Infatti il test carrello prevede sostanzialmente la manomissione delle merci da parte dell’azienda stessa, col chiaro intento di ingannare i dipendenti ed indurli in errore per poterli poi contestare. Ma tale pratica non arriva mai alla conclusione dello scontrino, ma non si generano mai differenze reali, e dunque nessun danno reale è mai stato prodotto dai cassieri ingannati col test carrello.

Se da un lato però l’azienda -già diffidata- prosegue imperterrita nella sua aggressione alla fiducia dei lavoratori, dall’altro la maschera è caduta ed è ormai chiara l’anima vera di questa azienda che ha fatto del suo tratto distintivo l’arroganza padronale.

USB al fianco dei dipendenti Pam Panorama ribadisce che:

- il test carrello non può essere utilizzato a scopi disciplinare

- i dipendenti vanno formati non vessati

- la professionalità è data dall' esperienza e non dal terrorismo

Nei prossimi giorni USB metterà in campo altre azioni di protesta e di denuncia per non lasciare impunita la società che già più volte è stata costretta a tornare sui suoi passi.

 

USB Commercio