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Pisa. Da Via Norvegia a tutte le periferie della città: case popolari abbandonate, consumo di suolo per nuove costruzioni

Pisa -

Ancora una volta siamo a denunciare la pessima gestione da parte di a.p.e.s. delle case del patrimonio pubblico, di cui il Comune ne è proprietario e responsabile politico.

Questa mattina siamo in via Norvegia (Cisanello), un complesso di edifici erp costruiti a metà degli anni '70 del secolo scorso. Da allora non c’è stato mai un intervento di manutenzione continuativo ma soprattutto adeguato!

Questo significa che, solo per citarne alcuni, nessuna modifica è stata effettuata per l’accessibilità ai disabili, la rete fognaria è divenuta completamente obsoleta, alcuni interni delle abitazioni sono impregnate di infiltrazioni dovuti a tubi vecchi e infissi originali che lasciano passare freddo, pioggia e vento, gli ascensori sono antiquati e spesso si inceppano gonfiando le tasche delle ditte di manutenzione.

Nel recente passato sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per constatare i gravi problemi strutturali di alcuni edifici, ma nessuno dei lavori richiesti è stato fatto. Nonostante l'incuria vengono però addebitate agli assegnatari spese condominiali sempre più alte!

Le risposte da parte delle istituzioni competenti sono inadeguate e senza carico delle proprie responsabilità, proponendo addirittura agli inquilini stessi di auto-organizzarsi o prendere in carico un amministratore di condominio esterno, quando è competenza della società a.p.e.s. il compito di gestire il patrimonio destinato all’edilizia residenziale pubblica. Tutto per scaricare i costi sulle spalle degli abitanti!

Ne sono responsabili le amministrazioni comunali, prima del centro sinistra e ora del centro destra, contrari alle reali necessità dei settori popolari, spostando risorse a favore invece degli interessi dei grandi proprietari immobiliari e grandi imprese edili chiamati a costruire sempre nuovi palazzi.

Ne è la dimostrazione, per citarne solamente nel quartiere Cisanello, il nuovo cantiere aperto in questi ultimi giorni per due milioni e mezzo di euro in via Frascani, a fianco dell’abbonata residenza di via Paradisa, per la costruzione di nuove case popolari categorizzate come I.E.E.P, ovvero che dopo cinque anni potranno essere vendute nel mercato privato. Ciò significa che si costituisce con soldi pubblici, vantando l’ampliamento del patrimonio erp, quando invece si privilegia l’acquisto dei beni ai privati (che probabilmente le utilizzeranno come bnb) sottraendole così alle famiglie nelle lista d’attesa da anni.

Ricordiamo inoltre che nel Dup 2024-2026 solo le case popolari in vendita sono 386, senza contare altre costruzioni come spazi scolastici, magazzini, ex botteghe e aree verdi.

L’altro cantiere da pochi mesi aperto è in via Pungilupo per la realizzazione di un parco in cui verranno utilizzati quasi cinque milioni di euro stanziati dal Programma Innovativo Nazionale sulla Qualità dell’Abitare (PINQuA).

La qualità dell’abitare non si può misurare da un parco senza prima intervenire sui reali disagi abitativi.

Un enorme consumo di suolo utile solo al guadagno dei grandi costruttori edili. A Pisa ci sono 4.000 case sfitte e oltre 190 case popolari abbandonate. Siamo inoltre di fronte ad un decremento demografico, per cui non c'é assolutamente bisogno di costruire nuove case! Occorre invece requisire le abitazioni private vuote e ristrutturare le case popolari abbandonate!

As.I.A USB continuerà a mobilitarci insieme gli inquilini fin quando il diritto all’abitare non sarà garantito a tutti e in modo dignitoso!

A breve lanceremo un’assemblea di quartiere dove sarà possibile anche firmare la petizione contro la svendita del patrimonio pubblico e aree verdi.

As.I.A. USB Pisa