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Porta di Roma, gravissimo attacco al diritto di sciopero. USB: non ci lasceremo intimidire, la protesta contro l’apertura fino alle 22 prosegue a oltranza

Roma -

Mentre da un lato la direzione del centro commerciale si rifiuta di incontrare lavoratori e sindacato che chiedono di confrontarsi sul tema degli orari, dall’altro prosegue la protesta dei dipendenti di Porta di Roma contro la decisione di estensione dell'orario fino alle 22. Nelle gallerie da oltre 10 giorni si vedono saracinesche abbassate alle 21 e l’adesione allo sciopero indetto da USB è in continua crescita.

Il muro alzato dalla direzione ci ha spinto quindi a comunicare lunedì 31 luglio la prosecuzione dello sciopero fino al 31 agosto. La risposta del centro commerciale non si è fatta attendere, ma invece di orientarsi sulla distensione e in favore di un confronto tra le parti, ha comunicato la propria intenzione di sanzionare i negozi che non garantiranno l’apertura negli orari stabiliti. 

Premesso che l’adesione allo sciopero è un diritto dei lavoratori, e che le aziende non possono in alcun modo prevedere, limitare, o tanto meno vietarla, è inaccettabile il ricatto della multa annunciato dalla direzione. Qui infatti non è in atto una deliberata, immotivata e ingiustificata chiusura anticipata per decisione aziendale, che sostanzierebbe un’inadempienza contrattuale. A Porta di Roma è in atto uno sciopero dei lavoratori, che ha - tra le altre conseguenze - la possibilità che i negozi siano chiusi anticipatamente. 

Come organizzazione sindacale non possiamo che condannare duramente questa reazione che configura condotta antisindacale in quanto utilizza lo spettro delle sanzioni come deterrente all’adesione e disconosce un diritto democratico fondamentale. Ma soprattutto ci vediamo costretti a condannare tutte le azioni messe in campo con cui la direzione in questi giorni ha espresso la volontà di svuotare e depotenziare la protesta in corso: a partire dai cartelli di sciopero staccati dalla vigilanza e fino alle visite nei negozi - a sorpresa e intimidatorie - chiedendo spiegazioni ai lavoratori e alle lavoratrici.

Le spiegazioni che si cerca di estorcere ai singoli dipendenti le daremmo volentieri in sede di incontro, quell’incontro che ci è stato più volte negato. Mentre non possiamo che denunciare la gravità delle segnalazioni di intimidazioni ai lavoratori che ci sono state riportate nelle ultime ore.

USB conferma il pieno supporto e la piena tutela, anche legale, ai lavoratori e alle lavoratrici che con coraggio e determinazione proseguono con lo sciopero ad oltranza. 
 

NESSUN RICATTO SUL DIRITTO DI SCIOPERO

LAVORARE NEL COMMERCIO NON PUÒ DIVENTARE UNA SCHIAVITÙ

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