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Porto di Trieste, avviato il tavolo sulla sicurezza. USB: rafforzare le prerogative delle Autorità Portuali

Trieste -

Avviato questa mattina a Trieste il tavolo in Prefettura sulla sicurezza nell’area portuale. Ha aperto il tavolo un breve intervento prefettizio, fortemente istituzionale che ha messo al centro la Costituzione, il diritto al lavoro con la sua funzione sociale e il diritto alla salute e alla sicurezza. È seguito subito dopo quello del presidente dell’Autorità Portuale Zeno D’Agostino, il quale ha parlato di reimpiego dei lavoratori anziani in ruoli al di fuori della banchina e di prepensionamenti che, ad oggi, incontrano ancora la resistenza del MEF.

D’Agostino poi è entrato nel merito della sicurezza nel Porto di Trieste con una dichiarazione lapidaria: “Se fino ad ora è andato nel modo sbagliato, adesso andrà per il verso giusto!” Ha spaziato dal ruolo degli RLSS su cui ha richiamato tutti gli attori in sala verso un rispetto di questo importante ruolo, al terminalista TMT riprendendolo sulle 4 ore di discussione “che si poteva fare in 20 minuti” per un protocollo provvisorio per evitare le manovre a mare coi carrelli, al concorrere alle spese di mantenimento delle figure RLSS da parte dei terminalisti, al buon impiego del tempo: quando c’è poco lavoro si fa formazione! Un intervento a 360° dove il Presidente ha fatto sentire tutta l’autorità del suo ruolo e tutto il peso della sua autorevolezza.

È intervenuto nuovamente il Prefetto parlando dei 5 pilastri che dovranno guidare il tavolo tecnico: valorizzazione degli RLSS, rispetto dei ruoli, garanzie del rispetto delle procedure, formazione omogenea, certificazione della sicurezza. Ha poi illustrato la composizione di un tavolo tecnico ristretto di esperti: capitaneria di porto, INAIL, RLSS, 2 figure tecniche per le organizzazioni sindacali, 2 terminalisti a rappresentanza dei 12 presenti nel porto di Trieste. Tavolo che dovrà elaborare proposte concrete entro un mese, da riproporre quindi al tavolo permanente sulla sicurezza.

USB ha chiesto nuovamente a tutti gli attori presenti di agire con pacatezza, perché mentre la verità e le responsabilità sull’incidente che è costato la vita al portuale Paolo Borselli verranno stabilite nelle aule dei tribunali, il ruolo e la responsabilità di questo tavolo sarà di costruire tutte quelle misure che permettano di evitare il ripetersi di queste assurde morti, con la massima collaborazione dei soggetti presenti. La questione più generale della sicurezza nei porti va affrontata invece a livello centrale con un intervento legislativo tra Testo Unico sulla Sicurezza e i due decreti che risalgono ormai al 1999, cosa che abbiamo già ampiamente illustrato al MIMS nell’incontro di ieri.

Per USB vanno messe al centro le autorità portuali potenziando la loro prerogativa sulla sicurezza, la capacità sanzionatoria, il supporto tecnico legale perché i provvedimenti di sanzione siano a prova di ricorso e copertura economica per lo sviluppo delle strutture relative alla sicurezza.

Questo tavolo sarà certo un banco di prova per tutti i soggetti ed auspichiamo che il principio ispiratore sia quel rispetto dovuto a chi ha perso la vita su quella banchina.

per il Coordinamento Mare & Porti USB Federazione di Trieste

Massimiliano Generutti

 

Trieste, 15 febbraio 2023