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Precariato, USB al Senato: per superare la procedura di infrazione UE servono 500mila stabilizzazioni nel quinquennio, 180mila subito dalle cessazioni

Roma -

Lunedì 26 giugno USB Pubblico Impiego è stata in audizione alla Commissione Politiche Europee del Senato (l’intervento USB dal minuto 1h19’, ndr)sulla conversione del DL 69/2023 cosiddetto ‘Salva Procedure’, che serve a porre rimedio alle questioni oggetto di procedure d'infrazione attivate dalla Commissione UE.

USB, ricordando che è uno dei soggetti denuncianti per la procedura 4321/2019, ha sottolineato che non solo il Governo si è completamente disinteressato di moltissime categorie di precari, ma che sta introducendo ulteriori elementi di precarizzazione, ad esempio il PNRR, in un settore pubblico che invece avrebbe urgente bisogno di un milione di assunzioni stabili.

La richiesta di USB alla Commissione del Senato è di inserire emendamenti che, senza alterare la finanza pubblica, prima della legge di bilancio, impegni subito per le stabilizzazioni il 50% dei fondi liberati da cessazioni e pensionamenti, stimando in circa 180 mila assunzioni stabili la ricaduta immediata, e che a fine anno stanzi i necessari fondi aggiuntivi per stabilizzare tutti i precari del pubblico impiego. Secondo le stime di USB si possono raggiungere stabilizzazioni per 500 mila unità, conciliando il completo scorrimento degli idonei presenti nelle graduatorie vigenti e migliaia di posti di nuovo reclutamento. 

Secondo la proposta di USB l’iniziativa sarebbe necessaria per confermare in ruolo figure determinanti per la Pubblica Amministrazione e per la collettività, a partire dai nuovi precari del PNRR della giustizia e i tecnici distribuiti tra la Presidenza del Consiglio e i vari ministeri, i precari del piano coesione negli Enti Locali, passando per i tirocinanti, i “tempo determinato” della Sanità, gli LSU, fino al personale di Scuola, Università ed Enti di Ricerca. Per questi ultimi USB oltre ad aver denunciato anche il mancato riconoscimento dell’anzianità pregressa ed avere ottenuto una norma ad hoc nel Milleproroghe, ha recentemente rinnovato la denuncia sottolineando la completa inattività degli enti, che così favoriscono la fuga dei cervelli.

L’assenza di una risposta concreta da parte del Governo, con la previsione di risorse e l’adeguamento dei fabbisogni, per realizzare le stabilizzazioni nella Pubblica Amministrazione non potrà che determinare ulteriori iniziative di lotta, nonché la reiterazione della denuncia e l’avvio di azioni legali volte a ottenere la stabilizzazione di tutti.

Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego