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PRESIDENZA DEL CONSIGLIO: IL 13 GIUGNO PROTESTANO I LAVORATORI DEGLI APPALTI. USB, NO PRECARIETÀ E TAGLI COMINCIANDO DA ‘CASA RENZI'

Roma, Piazza di Monte Citorio - ore 10,30

Roma -

“L’istituzionalizzazione della precarietà perseguita da Renzi con il Jobs Act è da anni un dato di fatto all’interno della Presidenza del Consiglio, a danno di centinaia di lavoratori degli appalti che assicurano servizi di informatica, manutenzione ordinaria dei palazzi storici, facchinaggio, pulizie”, è la denuncia di Maria Teresa Pascucci, del Coordinamento Nazionale USB.

“Il prossimo 30 giugno una gran parte di questi lavoratori vedrà scadere l’ennesimo contratto annuale a tempo determinato – spiega Pascucci – e considerando che alcuni di loro operano all’interno della PCM da 10/15 anni, garantendo servizi delicati che richiedono sicurezza, competenza e affidabilità, sembrerebbero lavoratori destinati alla precarietà a vita”.

“In realtà – sottolinea la rappresentante USB – nell’ottica dei tagli e delle privatizzazioni che il governo Renzi varerà proprio il 13 giugno con la controriforma della P.A., i dipendenti degli appalti con un’età media superiore ai 45 anni  rischiano di perdere il posto di lavoro nell’indifferenza dei vertici della PCM. Primo fra tutti il Segretario Generale, che da mesi non risponde alla richiesta di incontro con questi lavoratori, lasciati nelle mani delle aziende private con contratti da fame, orari impossibili e nessun diritto”.

Continua Pascucci: “Peraltro il costo altissimo di questi appalti (11 milioni di euro l’anno per i servizi di pulizia, manutenzione, facchinaggio e disinfestazione, affidati per 7 anni alla Romeo S.p.A., e 4,5 milioni di euro per tre anni alla Telecom, per la fornitura di servizi informatici) dovrebbe almeno assicurare contratti a tempo indeterminato, considerato che se fossero assunti direttamente dall’Amministrazione Pubblica si risparmierebbe più della metà.

“In realtà gli sprechi della P.A. non vengono toccati e con loro gli ampi profitti che i privati realizzano con le esternalizzazioni, ma viene tagliato il costo del lavoro facendolo pagare tutto ai lavoratori. Per questo il 13 saremo in piazza con i dipendenti degli appalti ed insieme ai loro colleghi della PCM, vittime dello stesso attacco da parte del Governo. Tutti quanti parteciperanno allo sciopero indetto dall’USB per tutto il mondo della Pubblica Amministrazione il prossimo 19 giugno, contro la politica della precarietà e dei tagli, a cominciare da ‘Casa Renzi’ ”, conclude Pascucci.