Prosus: 28 febbraio iniziativa a Cremona con Zerocalcare, dopo lo sgombero della fabbrica la lotta non si ferma
Non si ferma la lotta degli operai della Prsosus di Vescovato, in provincia di Cremona, neanche dopo lo sgombero subito nella notte tra lunedì 12 e martedì 13 febbraio: i lavoratori da mesi occupavano lo stabilimento in forma di protesta. La proprietà, infatti, nei mesi scorsi ha deciso di vendere l’impianto e inoltre, per rendere l’affare più appetibile ed eventuali compratori, di consegnarlo con personale ridotto licenziando decine di padri di famiglia.
Il 28 febbraio USB ha organizzato un’importante iniziativa di divulgazione e sensibilizzazione a Cremona, insieme a Zerocalcare che ringraziamo per la disponibilità e la vicinanza alla lotta degli operai Prosus.
La giornata comincerà alle 15:30, presso l’impianto di Vescovato per un saluto al presidio di lavoratori che continua a resistere di fronte ai cancelli, non ostante lo sgombero degli operai che si trovavano all’interno. L’appuntamento è per le 17:30 presso il Cortile Federico II (Palazzo Comunale), il ricavato della vendita di libri e gadget sarà devoluto a sostegno della lotta.
Sarà un’occasione importante per denunciare il sistema di sfruttamento che i lavoratori, in molti casi membri delle comunità migranti, subiscono giornalmente nelle industrie del nostro Paese, anche a causa del sistema degli appalti e dei sub appalti come successo alla Prosus. Sono stati proprio i lavoratori migranti a rendere l’azienda cremonese un leader mondiale nel suo settore, mentre l’attuale crisi aziendale è stata determinata dall’incapacità gestionale della parte datoriale.
La vertenza Prosus è un caso esemplare di sfruttamento dei lavoratori, ma allo stesso modo della volontà degli stessi a portare avanti, con grande determinazione, una lotta radicale per rivendicare i propri diritti.
USB Logistica