Pubblico Impiego: se questo è un contratto! Perdita del potere di acquisto dei salari del 9%, altro che aumenti
Sarebbe stato preferibile il silenzio del governo. E invece no, nella tornata contrattuale in atto tocca prepararsi ad una perdita del potere d’acquisto del salario dei dipendenti pubblici del 9%: altro che aumenti!
Se dovessero rispondere al vero le indiscrezioni trapelate dalla stampa, un governo senza vergogna si appresterebbe ad aggiungere al piatto dei rinnovi contrattuali del PI soltanto altri 250 milioni di euro. Il che vorrebbe dire portare gli aumenti al 6%, a fronte di un’inflazione superiore al 15%. Che diventano ancora inferiori, se si considera la volontà di metterne una buona parte non in busta paga ma sul salario accessorio e quindi non per tutti.
In aggiunta, il superamento del criterio della prevalenza in presenza in relazione allo smart working verrebbe agganciato all'innalzamento dell'etá pensionabile: in fondo a 70 anni si può lavorare, purché in smart working, così da spremere i lavoratori e le lavoratrici come limoni riducendo ulteriormente i costi delle amministrazioni.
Se queste sono le novità che verranno illustrate nella trattativa delle Funzioni Centrali il 24 settembre, sará chiaro a tutti che non vi è nessuna volontà da parte del governo di condurre una trattativa vera.
Vogliono comprare il consenso con quattro soldi e chiudere il più rapidamente possibile.
Non si può far finta di nulla...
La nostra campagna sul contratto con i dati: https://www.usbpi.it/iscriviti-ideologici
USB Pubblico Impiego