Quali periferie con il modello Giubileo? Giovedì 6 a Tor Bella Monaca per far sentire le nostre proposte
Abbiamo chiesto più volte al Commissario straordinario per il Giubileo, Sindaco Gualtieri, come al Presidente della Regione Rocca, di provare a considerare il Giubileo anche una opportunità per andare incontro ai bisogni reali dei cittadini romani.
Bisogni che non sono i profitti per qualche grande opera, o lo sfruttare fino all’ultimo sampietrino del centro di Roma per far guadagnare oltre misura l’impresa turistica privata: pensavamo al miglioramento dei servizi dei trasporti dalla periferia al centro, ai servizi sanitari con meno ritardi e con meno costi, all’aumento dell’occupazione negli enti pubblici, alla salvaguardia dell’ambiente di fronte a cambiamenti climatici inarrestabili, al miglioramento dei servizi educativi, al blocco degli sfratti ed ad una nuova politica della casa.
Evidentemente le governance di Roma e Regione Lazio la pensano diversamente: vogliono presentarsi in uno dei quartieri più disagiati della città, per proporre il “Giubileo delle periferie”, tutto fondato su investimenti privati e modelli securitari.
L’Unione Sindacale di Base sarà presente all’incontro per far sentire le proprie proposte.
Segue il testo condiviso con altre realtà politiche e sociali:
QUALI PERIFERIE CON IL MODELLO GIUBILEO?
Nessuna indulgenza per Gualtieri e Rocca.
Giovedì 6/2 ore 18 Via Balbiani
Verso la manifestazione del 1 marzo
Giovedì 6 febbraio alle 18 saremo a Tor Bella Monaca a Via Balbiani di fronte alla sala cinema Cerone del polo culturale del VI Municipio, dove si terrà contemporaneamente un'iniziativa con interventi del presidente della Regione Rocca, il Sindaco Gualtieri, il presidente del Municipio Franco che chiaramente vuole porre come riferimento per la gestione dei quartieri popolari il modello Giubileo di opportunità di speculazione per privati e palazzinari e di pacificazione sociale tramite misure repressive e ordine pubblico. Non è un caso che a essere presente sia anche Don Coluccia, che ha svolto un ruolo da apripista per l'implementazione del modello Caivano al Quarticciolo.
Mentre all'interno del teatro viene rappresentato il partito unico di speculazione, cemento e repressione, noi vogliamo chiaramente dire che serve opporci a tutto ciò. I problemi dei quartieri popolari dipendono dall'abbandono delle periferie che in questi anni hanno portato avanti le giunte passate, con mancanza di lavoro, di case popolari, di servizi pubblici adeguati, di una scuola e sanità pubbliche e finanziate. Al contrario il "Modello Giubileo" di Gualtieri che agisce con i poteri commissariali, con il sostegno anche della Regione e del governo come abbiamo visto all'inaugurazione di Piazza Pia, continua a lasciare i servizi sempre più fatiscenti, non fa nulla per l'impennata degli affitti e quindi degli sfratti, considera le periferie come una discarica con impianti inquinanti di rifiuti, con la cementificazione selvaggia per assecondare gli interessi privati, investendo unicamente nel turismo, nelle zone centrali e nei progetti di speculazione.
Il modello Giubileo vede poi sempre più ridursi gli spazi di confronto e aumentano invece unicamente le misure repressive (mentre si sta approvando il ddl 1660), come abbiamo visto con il modello Caivano al Quarticciolo e le zone rosse nelle zone centrali.
Per questo saremo Giovedì 6 febbraio alle 18 a Tor Bella Monaca a Via Balbiani, verso il corteo del 1 marzo "Nessuna indulgenza per il modello Giubileo" alla Regione Lazio lanciato dal percorso che dopo la piazza del Campidoglio del 7 dicembre continua a opporsi a questo modello di città.