Referendum 8-9 giugno, USB ha dato vita al Comitato Indipendente e dà indicazione per 5 Sì
L’8 e il 9 giugno si vota per i 4 referendum promossi dalla Cgil e per il referendum sulla cittadinanza ai cittadini immigrati. L’USB dà indicazione a tutti i suoi iscritti e delegati di votare 5 Sì e di sostenere la campagna che ha come principale obiettivo il raggiungimento del quorum.
Assieme ad una coalizione di realtà politiche e sociali, l’USB ha dato vita ad un Comitato indipendente perché non ha condiviso la scelta di chi ha promosso i referendum. Avventurarsi in una campagna referendaria ci sembra un forte azzardo e i quesiti, almeno 3 dei 4 promossi dalla Cgil, sono stati formulati con il “freno a mano” per non scontentare i partner politici del sindacato di Landini, a cominciare dal Pd. Nell’eventualità che si dovesse raggiungere il quorum e vincere, il risultato sarebbe quindi modesto e l’effetto concreto più simbolico che reale.
Ma la partita è comunque in campo e, pur se parziali, i quesiti referendari costituiscono un tentativo di assestare un colpo alla precarietà del lavoro e alle leggi che l’hanno sancita. E poi c’è il quinto quesito, che mira a ridurre gli anni di permanenza in Italia per ottenere la cittadinanza e che costituisce una battaglia di civiltà.
L’USB, quindi, pur con tutti i distinguo che non possono essere taciuti, è in campo per sostenere i 5 Si e per provare ad invertire la rotta di una legislazione a senso unico, tutta indirizzata verso l’aumento della precarietà del lavoro e la restrizione dell’accesso ai diritti per i cittadini stranieri.
Unione Sindacale di Base