Regione Umbria: fermo il trasporto pubblico locale nella giornata di sciopero di 24 ore
La scelta della regione Umbria, di mettere nuovamente a gara i servizi di TPL, non piace ai lavoratori autoferrotranvieri.
Massiccia l’adesione allo sciopero del 13 febbraio, proclamato da USB Lavoro Privato che ha visto chiudere la maggioranza dei depositi extraurbani con percentuali altissime su Terni e Perugia.
I lavoratori hanno ribadito la necessità che il servizio di Trasporto Pubblico Locale torni ad essere gestito da un’unica azienda pubblica regionale, rifiutando il principio che le risorse economiche dei contribuenti continuino a produrre enormi guadagni alle aziende private, lavoro precario per gli addetti al settore e un servizio inefficiente e non sicuro per l’utenza.
Un salario dignitoso senza discriminazioni che penalizzino i nuovi assunti, lavorare in sicurezza a garanzia della qualità del lavoro e del servizio reso sono gli elementi fondamentali affinché si possa tornare a dare credibilità ad un servizio pubblico essenziale.
I lavoratori della Busitalia Umbria lo hanno ampiamente dimostrato: non faranno un solo passo indietro!
USB Lavoro Privato, Federazione regionale Umbria