RICERCA: 26 FEBBRAIO GIORNATA DI MOBILITAZIONE ALL'ISFOL
Sciopero e presidio davanti al Ministero del Lavoro
Roma, Via Veneto - ore 10.00-13.00
"Riordino dell'Istituto, firma del Contratto integrativo, definizione di un Piano triennale di ampio respiro che preveda reali opportunità di stabilizzazione per i 268 lavoratori precari. Con queste parole d'ordine abbiamo indetto una giornata di mobilitazione all’ISFOL per il 26 febbraio prossimo”, annuncia Enrico Mari, segretario USI/RdB dell'ISFOL.
La giornata sarà caratterizzata al mattino da un’assemblea-presidio in via Veneto davanti alla sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero vigilante dell'ISFOL, e culminerà con l'astensione dal lavoro, dalle ore 13.15 alle 15.15.
La piattaforma con cui USI/RdB chiama i lavoratori alla mobilitazione tocca questioni di fondamentale importanza per il futuro dell'Istituto e dei suoi lavoratori:
l’immediato rilancio della mission e riordino dell'Ente definendo con puntualità e trasparenza i processi organizzativi interessati dal riordino e gli strumenti operativi utilizzati rendendone partecipi tutti i lavoratori; la ridefinizione del Piano Triennale (2010-2012), che contempli strutture e strumenti idonei ad attuare la strategia di rilancio dell'Istituto e che preveda reali opportunità di stabilizzazione per i 268 lavoratori precari; l’ avvio di un piano di straordinario di assunzioni a Tempo Indeterminato secondo quanto previsto dall'art. 5 del CCNL 2002/2005.
"A tali richieste - prosegue Mari - aggiungiamo l'avvio delle procedure necessarie ad effettuare il ricambio dell'attuale Collegio dei Revisori, che nella vicenda all'approvazione dell'integrativo 2009 ha assunto posizioni a dir poco dilatorie le quali stanno oggettivamente compromettendo le opportunità di sviluppo professionale di una parte consistente di lavoratori già penalizzati da anni di sottoinquadramento. In occasione del prossimo Consiglio di Amministrazione dell'Istituto, convocato per domani, 11 febbraio, accoglieremo i membri del CdA in istituto con un presidio di massa di lavoratori e lavoratrici: saranno obbligati a darci delle risposte, il tempo dell'attesa è scaduto", conclude l’esponente Usi/RdB.