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RICERCA: I PRECARI MERITANO RISPETTO ED UN POSTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO

Il 17 ottobre sciopero con CUB Cobas SdL

Roma -

“Il Ministro Brunetta ha finalmente fatto chiarezza dichiarando che vuole mandare a casa la stragrande maggioranza dei precari della Ricerca”, così Cristiano Fiorentini della Direzione Nazionale di RdB/CUB Pubblico Impiego riguardo alle recenti dichiarazioni del Ministro della Funzione Pubblica. “Ma quali capitani di ventura, i precari della ricerca e le loro famiglie vivono del magro e saltuario stipendio che percepiscono e sono essenziali per gli Enti nei quali operano, e non meritano di essere presi in giro”.

 

Relativamente ai numeri dati dal Ministro il dirigente sindacale ne contesta qualità e quantità: “Innanzitutto il numero dei precari va ben oltre i dati di Brunetta, arrivando a rappresentare circa il 40% della forza lavoro in seno agli Enti pubblici di ricerca. In questi enti i precari lavorano in media da dieci anni e spesso con contratti atipici che nascondono un rapporto di lavoro dipendente a tutti gli effetti. Noi abbiamo criticato aspramente le norme parziali del Ministro Nicolais dietro alle quali si nasconde oggi il nuovo Ministro, proprio perché lasciavano fuori la stragrande maggioranza dei precari – prosegue Fiorentini - quindi o si ragiona su un piano di stabilizzazione dei precari come investimento nella Ricerca Pubblica o continueremo a dare battaglia negli Enti e nelle piazze.  E sia chiaro che i precari non intendono farsi cacciare senza opporre resistenza. Lo hanno già dimostrato e lo ribadiranno il 17 ottobre, partecipando massicciamente allo sciopero generale indetto dal sindacalismo di base”, conclude il dirigente RdB-CUB.