RICERCA PUBBLICA: USB, RILANCIARE, STABILIZZARE O MORIRE. DOMANI A ROMA ASSEMBLEA NAZIONALE PER UNA RICERCA AL SERVIZIO DELLA COLLETTIVITÀ
Sala delle Carte Geografiche, via Napoli 36 - ore 9.30
Rilanciare la Ricerca, restituendo dignità alle attività e stabilizzando i precari, o chiudere: questo è il dilemma a cui si trova oggi di fronte la ricerca pubblica italiana dopo il fallimento del modello basato sui tagli e la precarizzazione dei lavoratori. Per riprendere il dibattito pubblico su questi temi l’USB lancia l’assemblea nazionale che si terrà domani, 11 luglio, a Roma, presso la Sala delle Sala delle Carte Geografiche in via Napoli 36, dalle ore 9.30.
Enti fondamentali per la collettività sono sull’orlo della chiusura, a rischio di consegna nelle mani della grande industria e pieni di precari, la cui stabilizzazione è necessaria per il ricambio di personale indispensabile al buon funzionamento degli Istituti.
Che la situazione sia drammatica lo dimostrano i numeri: il 22,4% di chi lavora negli Enti Pubblici di ricerca è precario (più di 4.600 persone, la percentuale più alta nel Pubblico Impiego), e di questi oltre 1.500 si devono accontentare di un contratto atipico senza nessuna garanzia e tutela, pur svolgendo le stesse attività dei colleghi strutturati. Anche a causa del blocco del turn-over, i contratti a tempo determinato sono in aumento, dai 2.514 del 2010 ai 3.095 del 2011, in risalita dopo che negli anni precedenti erano scesi grazie alla stabilizzazione.
Gli enti poi sono stati massacrati dalle ultime finanziarie: nel solo 2013 sono stati tagliati ben 88 milioni di Euro al sistema della ricerca pubblica. Se si aggiunge che l’Italia nel 2009 investiva in ricerca solo l’1,26% del suo Pil, un dato che la pone dietro a paesi come Estonia, Repubblica Ceca e Slovenia oltre che a tutti quelli dell’Europa Occidentale, e che di questi soldi appena lo 0.5% veniva erogato dalla ricerca privata, che ormai drena più di quanto investa, si capisce l’urgenza di intervenire in questo settore.
“Per invertire questa tendenza - spiega Cristiano Fiorentini, dell’Esecutivo Nazionale di USB Pubblico Impiego - intendiamo partire da una grande assemblea nazionale, da un alto unificando le lotte di quelle realtà che si battono per la valorizzazione della ricerca pubblica e contro la precarietà su un percorso condiviso, dall’altro aprierendo una relazione con chi in Parlamento pensa si possa fare qualcosa di diverso dalla mera politica dell’austerity”, conclude Fiorentini.
All’assemblea partecipano i parlamentari:
Tiziana Ciprini - M5S
Loredana De Petris - SEL
Marianna Madia - PD
Corradino Mineo - PD
Sara Paglini - M5S
Laura Puppato - PD
Gessica Rostellato - M5S