RICERCA: USB P.I., BASTA RIORDINI ALL'ISS. RAFFORZARE IL RUOLO DEGLI ENTI PUBBLICI
Chiesto incontro urgente al ministro Lorenzin
Il Consiglio dei Ministri n°16 del 26 luglio scorso ha approvato un disegno legge che, tra le altre norme, delega il ministro della Salute alla stesura di un testo unico per gli enti vigilati dal ministero e riordinati dal Dlgs 106/2012, fra cui l’Istituto Superiore di Sanità. L’ISS è peraltro oggetto di un riordino in corso, che vede l’elaborazione di un nuovo statuto ancora in via di definizione.
“Basta riordini, serve chiarezza sul futuro dell’ISS”, afferma Gabriele Buttinelli, del coordinamento nazionale USB Pubblico Impiego. “Il Paese ha bisogno che l’Istituto Superiore di Sanità, che si sta dotando di un nuovo statuto per rispondere alle esigenze tecnico-scientifiche del Servizio Sanitario Nazionale, abbia certezza del proprio ruolo, delle proprie risorse e del proprio personale in maniera stabile”.
“La preoccupazione è che ci sia in atto un lavoro di lobby con lo scopo di rafforzare le competenze delle Agenzie (AIFA e AGENAS) a scapito dell’ISS e della sua autorevolezza”, sottolinea Buttinelli, che ricorda: “Solo la settimana scorsa un’importante mobilitazione dei lavoratori dell’ISS con l’USB ha impedito che il nuovo statuto dell’ente fosse approvato in tempi ristretti, riconquistando così la possibilità di un percorso partecipato, fondamentale per difendere il carattere pubblico dell’unico ente di ricerca sanitaria in Italia e la sua centralità rispetto al Sistema Sanitario Nazionale”.
“Alla luce di queste ultime novità, oggi abbiamo ribadito la richiesta urgente di incontro con il Ministro Lorenzin – annuncia il sindacalista - anche in funzione di affrontare la delicatissima questione precariato, che all’ISS è sempre molto importante. È comunque chiaro che alla base di tutta questa vicenda c’è la questione della governance degli enti di ricerca, rispetto alla quale l’USB P.I. ha una proposta molto precisa che boccia la gestione MIUR. La nostra proposta è sta già portata all’attenzione delle forze politiche, parlamentari e non, e sarà al centro della mobilitazione che a settembre porteremo anche davanti al Parlamento, il quale a nostro avviso svolge un ruolo fondamentale nei processi che prevedono disegni legge”, conclude Buttinelli.