Rimase folgorato al Petrolchimico di Ferrara, dal processo emergono elementi che indicano perché il reato di omicidio e lesioni sul lavoro è necessario
Era il 24 luglio 2017 quando un operaio al lavoro su dei cavi elettrici al Petrolchimico Versalis di Ferrara rimase folgorato, riportando gravi ustioni al volto ed agli arti superiori e inferiori. Il lavoratore, che si chiama Emanuele Minuzzo, è sopravvissuto per miracolo.
Dal processo per lesioni colpose emergono elementi che ci confermano, purtroppo per l’ennesima volta, come sia necessario istituire il reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro. La parte dove stava operando il lavoratore, un cubicolo, non era a norma ed in tensione, mentre durante l’intervento avrebbe dovuto essere isolato.
Il caso ricorda centinaia di altri che ci siamo trovati a commentare negli ultimi anni, molti purtroppo con esito mortale. In Italia è diffusa una cultura che vede nelle misure a tutela della salute e della sicurezza di chi lavora dei costi, da ridurre al minimo per aumentare i profitti. A nostro avviso l’unico modo per rendere questo meccanismo non più conveniente è introdurre il reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro.
In questo modo potremo, finalmente, avere uno strumento di deterrenza reale contro chi taglia sulla sicurezza, speculando sulla vita di chi lavora. Così si potrebbe porre un freno alla strage di lavoratori in corso nel nostro Paese, una vera e propria mattanza che costa la vita ad oltre mille persone ogni anno.
Unione Sindacale di Base
Rete Iside