Rimini, Notte Rosa: a processo per la campagna “Mai più sfruttamento stagionale”. Solidarietà agli imputati
Si terrà venerdì 24 il processo che vede imputati attivisti e solidali della campagna denominata “Mai più sfruttamento stagionale”: un procedimento penale iniziato quattro anni fa, nel corso di un volantinaggio a Rimini in occasione della “Notte Rosa”; per questa iniziativa furono denunciati in tre, tra attiviste e attivisti solidali con la campagna anti sfruttamento.
L’evento del turismo riminese che si ripete ogni estate dal 2006, è una cartina di tornasole del modello turistico della riviera, con aperture fino a tardi di locali ed eventi diffusi su tutta la provincia che portano aumento ulteriore dello sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici stagionali.
Dalla nascita della campagna denunciamo questo evento come emblematico dello sfruttamento in riviera, una auto-promozione fortemente voluta dalle istituzioni locali in totale accordo con il mondo dell’impresa turistico-balneare.
Evento che propone l’idea di un turismo armonioso e maschera le reali contraddizioni che attraversano il settore, a partire dalla condizione di chi ogni anno si trova a lavorare in nero e grigio, con bassi salari, per sempre meno settimane all’anno.
Questa kermesse del turismo locale è da noi sempre stata contestata con forza e ripetutamente, ed ha trovato sostegno in molti lavoratori e lavoratrici del settore che chiedono aumenti salariali, rispetto della turnazione e dei giorni di riposo, ed emersione dal grigio e dal nero.
Perciò esprimiamo la nostra solidarietà agli attivisti e le attiviste che affronteranno il processo questo venerdì 24 gennaio.
Mai più sfruttamento stagionale / Slang-Usb