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Scuola, le rivendicazioni del personale ATA

Nazionale -

Il personale ATA, in questa ripresa di anno scolastico risulta oberato di lavoro oltre ogni immaginazione. Le carenze strutturali di organico, collegate alla grave situazione prodotta dalla pandemia stanno provocando un aumento incontrollato dei carichi di lavoro. Personale di segreteria, tecnici e collaboratori scolastici si ritrovano a gestire responsabilità abnormi ed inaccettabili, a partire dalle procedure quotidiane di sanificazione imposte dal COVID. 
Di fronte a questa situazione di sfruttamento crediamo sia giunto il momento di riavviare una battaglia seria per rivendicare i diritti di una categoria vessata e poco riconosciuta, persino nelle scuole in cui prestano servizio. 
Ribadiamo quanto chiediamo da anni: un reale ADEGUAMENTO DI ORGANICO. È impensabile che interi plessi siano gestiti da due collaboratori e che le segreterie, costrette a gestire anche incarichi prima affidati agli Uffici Scolastici (a loro volta sotto organico), lavorino nei festivi o in orari notturni per permettere il corretto funzionamento delle scuole. 
Chiediamo inoltre:
- La CARTA DEL PERSONALE ATA. Anche gli ATA, cui ormai si chiedono competenze tecnologiche ed informatiche avanzate, oltreché capacità relazionali e di gestione, devono percepire il Bonus di 500 euro per l’aggiornamento professionale analogamente ai docenti. Tutto il personale scolastico deve muoversi univocamente verso un unico progetto scolastico. 
- Il BONUS COVID. Un bonus di 500 euro come indennità di rischio.
- Il BUONO PASTO. Riteniamo che il personale ATA abbia diritto a un ticket elettronico di 7 euro, perché l’espletamento del servizio ormai supera abbondantemente le 6 ore di lavoro giornaliera e pertanto,in assenza di una mensa scolastica, il personale ATA deve fruire del pasto, a spese del datore di lavoro e godere del benessere fisico necessario a svolgere il suo lavoro (ai sensi del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n.122  del 07-06-2017). 
Ribadiamo infine che gli ATA INTERNALIZZATI con contratti part time devono poter essere assunti definitivamente con il full time, perché con 600 euro non si vive in modo dignitoso. Inoltre, deve essere bandita al più presto la seconda procedura concorsuale per chi ha almeno 5 anni di servizio come ex Lsu, dipendente delle ditte cui era appaltata la pulizia delle scuole. 
Questi sono i punti centrali della campagna di USB Scuola per il personale ATA e il riconoscimento della piena dignità del loro lavoro e della loro funzione.