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ROMA CITTA' BENE COMUNE. USB IN PIAZZA CONTRO GLI STATI GENERALI DI ALEMANNO

Sabato 19 febbraio corteo Piazza Vittorio/Campidoglio – partenza ore 15.00

Roma -

“Dopo tre anni di governo della Giunta Alemanno le condizioni di invivibilità dei lavoratori e dei cittadini romani appaiono evidenti e sono destinate a peggiorare attraverso  tagli, dismissioni e  privatizzazioni dei più importanti servizi pubblici della città: l’ennesima svendita dei beni comuni a carico della cittadinanza”, dichiara Maria Teresa Pascucci della USB Roma e Lazio.

 

“Come il Governo Nazionale – continua Pascucci - anche le istituzioni locali hanno deciso di far pagare la crisi economica ai lavoratori e ai cittadini, favorendo gli interessi finanziari ed imprenditoriali, privatizzando i servizi e affidandone la gestione ai privati, che se per i lavoratori delle aziende significa rischio occupazionale e peggioramento delle condizioni di lavoro, queste a loro volta si traducono in aumento delle tariffe, riduzione del servizio, rischio ambientale per tutta la cittadinanza. Allo stesso modo i tagli pesanti già annunciati alla cultura, alla scuola, alle politiche sociali mettono a rischio il destino di precari e lavoratori dei settori interessati, ma riguardano anche le risorse destinate ai nidi e alle scuole dell’infanzia, all’assistenza sociale e socio-sanitaria, agli spazi e alle iniziative culturali.

 

“Per questo – sottolinea Pascucci - l’USB insieme ai Movimenti uniti contro la crisi prosegue la mobilitazione già iniziata lo scorso 25 novembre alla Regione Lazio, e sarà in piazza contro le politiche della Giunta Alemanno con i/le lavoratori/trici dell’ATAC, dell’AMA, dell’ACEA, dell’ITALGAS, i/le lavoratori/trici e i/le precari/rie dei nidi, delle scuole dell’infanzia, del Comune di Roma, del Teatro dell’Opera, delle cooperative sociali, i cassaintegrati, i disoccupati, insieme ai movimenti per il diritto all’abitare, per la difesa dei beni comuni, ai migranti, agli studenti, per porre le fondamenta della Roma che serve e che vogliamo, contro la passerella mediatica degli Stati Generali di Alemanno, verso lo sciopero generale del prossimo 11 marzo”, conclude la dirigente USB.