'ROVESCIARE IL TAVOLO', AL VIA IL PRIMO CONGRESSO NAZIONALE DELL'USB
Lanciati 5 obiettivi su cui articolare campagne di mobilitazione
Con la parola d’ordine “ROVESCIARE IL TAVOLO - per un sindacato di classe, conflittuale, indipendente”, si è aperto questo pomeriggio a Montesilvano (Pescara) il primo Congresso nazionale dell’Unione Sindacale di Base, a cui partecipano oltre 400 delegati da tutti i settori del mondo del lavoro e da tutte le regioni d’Italia.
Dalla sua fondazione, avvenuta nel maggio del 2010, l’USB arriva a questo importante momento di verifica e di confronto dopo lo svolgimento di ben 5.000 congressi, che nei mesi scorsi hanno avuto luogo in aziende private ed enti pubblici; nelle province, nelle regioni e a livello nazionale; di AS.I.A, il settore che si occupa del diritto all’abitare, dei pensionati e del confederale.
Tutte Iniziative che hanno dimostrato la vitalità e il radicamento di un'organizzazione che cresce e si sviluppa, che diventa ogni giorno che passa sempre più punto di riferimento nelle categorie e nei territori.
La prima giornata congressuale si è aperta con il benvenuto agli ospiti internazionali presenti: il segretario della Federazione Sindacale Mondiale George Mavrikos, rappresentanti del PAME (Grecia), del PEO (Cipro), del LAB (Paesi Baschi), di SOLIDAIRES (Francia), del CGTP-IN e FNSTFPS (Portogallo); e agli ospiti italiani, fra cui Snater, Rete 28 aprile, Sindacato Siae, il Forum Diritti/Lavoro
Dal tavolo di Presidenza è giunta la condanna unanime dell’assassinio di Meric Clement, il giovane militante antifascista ed attivista del sindacato francese Solidaires, i cui rappresentanti partecipano al congresso.
Fabrizio Tomaselli, a nome dell’Esecutivo Confederale USB, ha letto la relazione introduttiva, in cui si analizza la fase economica e politica attraversata dal Paese, osservando che “i poteri reali non si trovano più nella dimensione nazionale, ma travalicano l’Europa. Diventa tragica illusione credere di poter salvaguardare gli interessi e i bisogni della stragrande maggioranza della nostra società senza mettere in discussione il ruolo brutale dei tecnocrati e delle istituzioni di Bruxelles”.
“È necessario – ha affermato Tomaselli - un cambio di passo, che dobbiamo effettuare sul crinale della democrazia, della rappresentanza e dell'approccio al conflitto sociale quale strumento di misurazione e di cambiamento dei rapporti sociali. In sintesi, rovesciare il tavolo”.
In questo quadro, è indispensabile contrapporsi all’accordo sulla rappresentanza siglato da Confidustria e Cgil Cisl Uil, un accordo che incarna il “fascismo sindacale”, ha affermato Tomaselli, ricevendo gli applausi della sala.
La relazione introduttiva ha individuato 5 principali obiettivi su cui articolare delle campagne di mobilitazione, che verranno affrontate e discusse dal dibattito congressuale dei prossimi giorni: l’occupazione ed il suo rilancio attraverso un forte impegno dello Stato; la riduzione dell’orario di lavoro ed il recupero salariale; diritto alla casa e al reddito; pensioni, con abbassamento dell’età pensionabile e risoluzione del problema esodati; libertà e democrazia nei luoghi di lavoro.
Tomaselli ha infine lanciato la proposta di avviare il percorso per la costruzione di un grande sciopero generale in autunno, con una grande manifestazione nazionale.
“Dobbiamo ricostruire fiducia e forza nel movimento dei lavoratori e delle lavoratrici, dobbiamo contrapporci con forza ai processi di riorganizzazione e di sfruttamento messi in campo dal capitale: per fare questo è indispensabile che il dissenso si trasformi in conflitto organizzato. Cominciamo adesso!”, ha concluso la relazione di Tomaselli.