Salario minimo e bando regionale toscana sotto i 9 euro l'ora. La regione non ritira il bando che prevede salari da fame. Usb: avanti con la vertenza
Giovedì 20 marzo si è svolto il primo sciopero regionale, promosso da USB, all'interno del servizio di portierato negli enti pubblici della Regione. Dalle ore 10 le lavoratrici erano presenti, in presidio, davanti al palazzo della Regione a Firenze.
Nonostante la mozione regionale sul salario minimo a 9 euro l'ora, il bando in questione, che coinvolge 300 lavoratrici e lavoratori, è stato costituito prevedendo l'applicazione del CCNL Multiservizi al primo e secondo livello. Paghe orarie di gran lunga inferiori ai 9 euro previsti. Paghe da fame e part time involontario diffuso. Stipendi da 600/700 euro netti al mese.
Durante la manifestazione una delegazione ha incontrato l'assessore regionale Ciuoffo e la dirigente del settore appalti.
USB ha chiesto, come già anticipato a mezzo stampa, di ritirare l'attuale bando anche se al momento in fase avanzata e ripubblicarlo con la previsione della nuova Legge regionale annunciata da presidente Giani. Dal punto di vista tecnico/legale sarebbe assolutamente possibile procedere in questo senso. Dal punto di vista politico sarebbe un modo per dare concreta applicazione alla proposta approvata all'unanimità dal consiglio regionale. Il governatore Giani aveva, infatti, introdotto la possibilità di inserire nei bandi una premialità aggiuntiva per quei soggetti che, una volta aggiudicato l'appalto, garantiscano il salario minimo di 9 euro.
Previsione che NON trova applicazione in quello attuale del servizio di portierato.
Ad oggi la Regione Toscana conferma la NON volontà di ripubblicare il bando e quindi di non applicare concretamente il salario minimo. Una scelta che pesa come un macigno e che dimostra, al di là di come la si pensi, la strumentalità di queste proposte.
Inoltre durante l'incontro, la delegazione ha spiegato come il part time involontario e i contratti da 20/24 ore a settimana, contribuiscano a rendere ancora più precario e sotto pagato questo lavoro.
Non ci bastano le proposte messe sul piatto questa mattina. L'apertura di una contrattazione alternativa con il soggetto che si aggiudicherà l'appalto. L'applicazione di livelli più "alti" e la possibilità di consolidare i contratti. Parliamo di buoni propositi ma di concreto e soprattutto di scritto non c'è niente. I 9 euro l'ora garantiti devono essere il punto di partenza e non quello di arrivo. Il minimo sindacale.
La vertenza andrà avanti fino al ritiro dell'attuale bando. Metteremo in campo ulteriori iniziative di mobilitazione e di sciopero.
Basta appalti! Basta salari da fame!
USB Confederazione Toscana