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SAPIENZA: MODELLI VIVENTI IN POSA CONTRO LA PRECARIETA'

Nonostante la blindatura dell’ateneo si è svolta la protesta dei modelli in sciopero nazionale

Roma -

Nonostante la militarizzazione a cui questa mattina è stata sottoposta l’Università la Sapienza di Roma, che ha impedito ai modelli viventi di Accademie di Belle Arti e Licei di manifestare davanti alla Facoltà di Lettere, i lavoratori, in sciopero nazionale per l’intera giornata di oggi, hanno ugualmente svolto la loro manifestazione-performance davanti all’entrata di Via De Lollis.

 

Una rappresentanza di circa 30 fra modelle e modelli, provenienti da Firenze, Roma, Torino, Macerata, Salerno e Genova, si sono messi in posa ispirandosi a pitture e statue e classiche: dalle ballerine di Degas, a Paolina Bonaparte di Canova, passando per la Venere di Botticelli ed il Pensatore di Rodin.

E’ poi seguita una performance dedicata alla “morte dell’Arte”, in cui una modella  impiccata ad un cavalletto con su scritto “Vogliamo contatti stabili” ha inteso rappresentare la precarietà della condizione di questi lavoratori.

 

“E’ grave l’indicazione data del Rettore Guarino di far entrare nell’ateneo solo gli studenti muniti di tesserino, impedendo così ai modelli in sciopero di esser visti dal Ministro Mussi”, dichiara Carmela Bonvino, della Federazione nazionale RdB-CUB. “Ancor più grave appare l’atteggiamento del Ministro Mussi, che nonostante la nostra richiesta formalizzata per essere ricevuti in delegazione, ha preferito continuare ad ignorare la vertenza dei modelli”, conclude la sindacalista.

 

Al termine dell’iniziativa il Coordinamento dei Modelli ha comunque deciso di continuare a sollecitare i Ministri sulla vertenza e di proseguire insieme alle RDB-CUB con nuove e creative forme di mobilitazione per la convocazione di un tavolo sulla stabilizzazione.