SCANDALI AMA: USB, QUANTE TEGOLE SU UN SISTEMA DANNOSO PER CITTADINI E LAVORATORI
Ora più che mai si impone la ripubblicizzazione di tutte le ex municipalizzate
“Come se non fosse bastato lo scandalo parentopoli, che ha messo in luce centinaia di assunzioni pilotate nelle società ex municipalizzate di Roma Capitale; come se non ci fosse stata l’aggravante della notizia sulle carriere facili per i sindacalisti “collaborativi”, assurta agli onori delle cronache anche grazie alle nostre denunce, adesso apprendiamo della richiesta di rinvio a giudizio per l’ex Amministratore Delegato di AMA Panzironi per la mala gestione degli appalti”, così Teresa Pascucci, della USB Roma di e Lazio.
“Va sottolineato - afferma Pascucci - che Panzironi, dopo essersi dimesso da AMA, grazie al Sindaco Alemanno ha trovato posto come presidente della Multiservizi della capitale, arrivando alla somma di due redditi che produce più di 500.000 € l’anno”.
“Il quadro che sta emergendo in queste ore è drammatico – evidenzia la sindacalista USB - e fornisce l’idea di un sistema consortile e clientelare tanto più grave se pensiamo che queste società sono di proprietà di un ente come Roma Capitale e forniscono servizi essenziali ai cittadini di questa città. Non si tratta esclusivamente del malcostume di un certo modo di fare sindacato, che si riverbera sui diritti calpestati ai lavoratori, ma di un vero e proprio apparato che viene utilizzato con ben altri scopi che quello di servire la città e i suoi bisogni”.
“Infatti - aggiunge Pascucci - i cittadini di Roma soffrono un servizio di trasporto pubblico inefficiente e prigioniero del traffico, mentre la raccolta dei rifiuti è paragonabile a quella di una metropoli del terzo mondo, mentre le tariffe salgono ai livelli insostenibili ed entro il 2012 si cerca disperatamente un altro pezzo di territorio da sventrare per riversare i rifiuti che non si è in grado di differenziare”.
“I lavoratori di queste società e i cittadini di Roma non si meritano questo degrado – conclude Pascucci - USB non si limiterà più alle denunce fatte durante gli ultimi 10 anni, per lo più rimaste inascoltate, ma intende richiedere che questo sistema di società venga ripubblicizzato nell’interesse di lavoratori e utenti in un contesto più trasparente, più democratico e più utile a tutti”.