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SCIOPERI REGIONALI LAZIO E CALABRIA: PIAZZA BELLA PIAZZA

10.000 in corteo a Roma fino alla Regione. 1.500 bloccano gli imbarchi a Villa San Giovanni. Prosegue il presidio dell’Università a Montecitorio

Roma -

Una bella giornata di lotta oggi nel Lazio ed in Calabria per gli scioperi regionali indetti dall’Unione Sindacale di Base: intercategoriale nel Lazio, della scuola e dei precari in Calabria.

 

10.000 hanno sfilato in corteo questa mattina a Roma fino alla sede della Giunta Regionale. Dietro allo striscione “UNIAMO LE LOTTE, METTIAMOLI IN CRISI”, le tante diverse realtà del mondo del lavoro, dei movimenti sociali ed ambientalisti del Lazio: dai lavoratori dei call-center ai “cassadisintegrati” Alitalia; dai molti dipendenti di ditte e cooperative della sanità a quelli della Croce Rossa; ed ancora autoferrotranvieri, maestre ed educatrici di nidi e scuole d’infanzia, Lavoratori socialmente utili da tutte le province, insieme ai comitati per il diritto all’abitare, per il reddito, contro gli inceneritori e le nocività.

Un’innovativa alleanza fra sindacato e movimenti ha dato vita ad una vera e propria “Unità di crisi”, che chiede alla Regione ed alla Presidente Polverini di rispondere alla crisi in atto utilizzando le risorse in interventi certi per il lavoro, il reddito, la casa, i servizi e non con tagli ed aumento delle tasse.

La manifestazione del Lazio sta proseguendo a sostegno dell’incontro presso la Regione ottenuto da USB. Partecipano il Segretario Generale Salvatore Ronghi, il Capo di Gabinetto della Presidenza Pietro Giovanni Zoroddu, ed i Direttori Generali dei Dipartimenti interessati dalle richieste.

 

In Calabria 1.500 fra lavoratori della scuola (docenti e non docenti, stabili e precari) e Lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità stanno bloccando il porto di Villa S. Giovanni, con il traffico marittimo paralizzato su entrambe le sponde dello stretto e circa 20 km di fila sulle strade, sia a Reggio che a Messina. Una delegazione sta incontrando il Prefetto a Reggio Calabria per chiedere di convocare Regione e Governo ed attivare interventi certi contro la precarietà nella regione.

Sia a Roma che a Villa San Giovanni, i manifestanti non sono intenzionati a smobilitare se non a seguito di risposte certe.

 

Sul fronte Università, a Roma USB partecipa al presidio in corso davanti Montecitorio, per chiedere il ritiro del ddl Gelmini e la cancellazione di tutti i finanziamenti alla scuola privata previsti in Finanziaria.