Oggi il USB Lavoro Privato Coordinamento Porti ha indetto uno sciopero per tutta la giornata nei porti di tutt'Italia con presidi a Civitavecchia, Livorno, Trieste e Genova. Da tempo ormai siamo di fronte all’ostruzionismo delle parti datoriali in merito al rinnovo del CCNL, in particolare a Genova per la sospensione della procedura elettorale che dovrebbe garantire il rinnovo dell’RSU nel terminal di PSA-GP, una manovra che impedisce all’USB di partecipare con regolarità alle elezioni.

Oltre a non discutere le proposte di USB, contenute nella nostra piattaforma a partire dalla richiesta di aumento salariale di circa 300 € sulle tabelle base, oltre a non riconoscere il lavoro portuale come usurante e ad aprire la strada alla privatizzazione delle autorità portuali, si delegittima il diritto dei lavoratori a scegliere da quale sindacato farsi rappresentare.

Questo preoccupa sempre più i lavoratori, che vedono l'evidente legame tra la mancanza di democrazia le trattative per il rinnovo del CCNL dei porti in corso tra parti datoriali e CGIL, CISL e UIL: il pericolo è quello di non avere voce sulle proprie condizioni di lavoro, proprio quando le controparti rilanciano su proposte salariali insufficienti e buttate sul welfare aziendale.

Lo sciopero dei lavoratori del CCNL dei porti ha ricevuto la solidarietà dei lavoratori e le lavoratrici della logistica, dell’industria e del commercio oltre che della Federazione Sindacale Mondiale.

USB esprime grande soddisfazione per la risposta dei lavoratori registrata nella giornata di oggi.

Continueremo a lottare per rivendicare il diritto ad un salario dignitoso, ad una maggiore sicurezza sui posti di lavoro e per difendere il legittimo diritto di partecipazione operaia e sindacale.

Seguiranno ulteriori iniziative, a partire da quella già in calendario sul futuro della portualità già previsto per il 19 aprile prossimo a Livorno.

USB Lavoro Privato Coordinamento Nazionale Porti