Sciopero precari PNRR giustizia, dal governo nessuna risposta, andiamo avanti con le mobilitazioni con l’obiettivo della legge di bilancio
Tanti presidi e tanti precari, determinati e molto arrabbiati.
Questa la sintesi di questa giornata di sciopero, che segna l’inizio di una nuova fase nel percorso di lotta, strettamente legata alla Legge di Bilancio per ottenere le risorse necessarie per la stabilizzazione di TUTTE e TUTTI i precari del PNRR Giustizia.
Nella giornata di oggi è stata presentata ufficialmente la richiesta al Governo di uno stanziamento utile a colmare il gap di 6mila unità che ad oggi sarebbero licenziate il prossimo 30 giugno, contestualmente sono stati avviati contatti con le forze parlamentari per arrivare alla presentazione di emendamenti che operino in tal senso. Le risorse disponibili sono quelle che ad oggi il Governo vuole destinare al riarmo, quello che serve e che ad oggi manca è la volontà politica del Governo Meloni.
La legge di bilancio è il terreno sul quale agire in tutte le forme utili e necessarie la lotta sindacale perché è quello lo strumento attraverso il quale il Governo può dare risposte concrete alle rivendicazioni dei precari e alle esigenze del Paese che chiede una Giustizia che funzioni.
Nei prossimi giorni incontreremo la capo gabinetto Bartolozzi dalla quale ci attendiamo, ma soprattutto attende il personale precario, risposte serie.
Continueremo a chiedere conto al Ministro Foti delle sue dichiarazioni rese al parlamento nelle quali ha affermato che i precari della Giustizia saranno tutti stabilizzati. Ad oggi non abbiamo avuto nessuna conferma, aspettiamo di vedere il provvedimento in legge di bilancio, altrimenti il minimo che possa avvenire è che il Ministro si dimetta.
Di parole ne sono state spese tante, ormai le lavoratrici e i lavoratori precari pretendono i fatti.
Continueremo la lotta nei luoghi di lavoro, nelle piazze e nei palazzi del potere fino a quando l’ultimo precario non sarà stabilizzato.