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Argomento:

Il 2 luglio sciopero nazionale degli ex eroi della Sanità pubblica e privata. Manifestazione USB a Montecitorio

Roma -

La pandemia di Covid-19 che in Italia ha sterminato oltre 32.000 cittadini e nel corso della quale 25.000 operatori sanitari sono stati contagiati, ha confermato alcune cose che USB dice da tempo e che devono costituire la base di discussione per la costruzione di un nuovo Sistema Sanitario Nazionale.

Innanzitutto che la Sanità e il Welfare devono essere pubblici e universali, perché la salute e il benessere di tutti sono diritti irrinunciabili.

La Sanità non sarà mai pubblica e universale se di mezzo ci sono gli immensi profitti dei privati che con i soldi pubblici lucrano sulla salute delle persone e, anche se pubblica, la sanità cessa di essere universale quando viene spezzettata in 20 Sistemi Sanitari Regionali differenti e non riesce a garantire a tutti i cittadini le medesime possibilità di accesso ai servizi.

Questo deve tradursi in uno stop alla regionalizzazione del SSN e ad un ritorno al Sistema Sanitario Nazionale unico, come era prima della riforma del Titolo V della nostra Costituzione.

Ma la Sanità deve essere pubblica e universale anche per chi ci lavora e perché questo possa realizzarsi bisogna dire chiaramente e senza esitazioni “basta” a precariato, esternalizzazioni, cooperative e, soprattutto, alla speculazione delle imprese private sulla nostra salute. Se chi lavora nel comparto ha sempre meno diritti e salari sempre più bassi, mentre gli imprenditori della salute hanno profitti sempre più alti, la sanità difficilmente riuscirà a garantire pienamente il diritto alla salute.

La USB su questi temi avvia una straordinaria mobilitazione di tutti i lavoratori della Sanità pubblica, della Sanità privata e del Terzo Settore che afferisce alla Sanità, aprendo così una stagione di rivendicazioni, come inizio di un percorso che porti al Contratto Unico della Sanità e dei Servizi Socio-Assistenziali in modo che a questi lavoratori sia garantito il principio secondo cui a uguale lavoro corrispondano uguale salario e uguali diritti.

 

USB proclama per il 2 luglio lo sciopero di tutto il personale della Sanità.

Alle 10 si terrà un presidio in piazza Montecitorio a Roma per chiedere:

  • Assunzioni a tempo indeterminato, stabilizzazioni dei tanti precari, reinternalizzazioni dei servizi e del personale
  • rinnovi contrattuali immediati (già scaduti almeno da dicembre 2018) con adeguati riconoscimenti economici e professionali
  • Bonus Covid per tutti gli operatori della Sanità pubblica, privata e del Terzo Settore

Alla manifestazione parteciperà anche la Federazione del Sociale di USB per far sentire la voce dei Pensionati che hanno pagato un prezzo altissimo di morti a causa di tutte le deficienze dimostrate da un Sistema Sanitario Nazionale divorato dalla voglia di profitto dei privati e saccheggiato dalle clientele politiche e dalla corruzione.

 

Unione Sindacale di Base – Pubblico Impiego – Sanità

Unione Sindacale di Base – Sanità privata

Unione Sindacale di Base - Pensionati