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Scuola, USB: ancora tagli, adesso è il turno di assistenti amministrativi e tecnici

Nazionale -

Per gli Assistenti Amministrativi e Tecnici assunti con contratti a tempo determinato nell’ambito della realizzazione degli interventi del PNRR e di Agenda Sud non poteva esserci un inizio anno peggiore: l’annunciata proroga dei contratti sino al 30 giugno 2024, prevista dal “Decreto Anticipi”, è  stata disattesa dalla nota ministeriale del 28 dicembre 2023 nr. 3919, diramata in tutte le scuole. Solo i contratti dei collaboratori scolastici sono ufficialmente prorogati, ma fino al 15 aprile 2024.

Il Decreto legge del 18 ottobre 2023 nr. 145, convertito in Legge il 15 dicembre 2023 nr. 191, inserita nel Decreto Anticipi e pubblicata in G.U. il 16 dicembre 2023, confermava la già  preannunciata proroga per tutti i contratti dell’organico aggiuntivo ATA,  sia PNNR che Agenda Sud e  vede impegnati circa 9000 lavoratori. 

Il provvedimento dichiara “che al personale Amministrativo e Tecnico  viene conferito un incarico a tempo determinato  per i singoli anni scolastici, previa comunicazione al MIM, e cessano entro e non oltre il 30 giugno 2026. Per le predette finalità le istituzioni scolastiche sono autorizzate a porre a carico del PNNR,  solo ed esclusivamente, le spese del personale amministrativo e tecnico  impegnato  negli interventi del PNRR, nei limiti di spesa di 60 milioni di euro per gli anni 2024 e 2025 e di 36 milioni di euro per l’esercizio 2026”. 

Anche il Ministro Valditara, riferendosi alla proroga dei contratti Agenda Sud ha dichiarato che il personale Assistente Amministrativo – Tecnico – Ausiliario sarebbe stato prorogato sino a fine anno scolastico. 

Nei fatti, dal provvedimento emergono alcune criticità: quella che doveva essere la proroga dei contratti aggiuntivi al 30 giugno 2024 in realtà  sarà  solo sino al 15 aprile 2024 e se da una parte si conferma la proroga attribuita in maniera automatica e senza soluzione di continuità dei collaboratori scolastici sino al 15 aprile 2024, sia del  PNRR che di Agenda sud, dall’altra  lascia in balia delle istituzioni scolastiche sia gli assistenti amministrativi che quelli tecnici assunti con il PNRR, poiché la loro proroga è legata alla disponibilità dei Fondi di ogni singola scuola.

È  assurdo e inammissibile pensare che il MIM, attraverso il PNRR, ha stanziato 2,10 miliardi di euro con lo  scopo di trasformare le classi tradizionali in ambienti di apprendimento innovativo e sviluppare attraverso questi le professioni digitali del futuro per poi estromettere le figure funzionali alla realizzazione del Piano stesso. Invece di procedere verso l’inserimento in organico di diritto di tutto il personale ATA integrativo, si dispone il licenziamento di una parte di loro e la riduzione del contratto dei restanti Collaboratori Scolastici.

Così, questi lavoratori, anziché  proseguire il loro servizio già dal 1 gennaio 2024, si sono ritrovati licenziati in tronco e senza alcuna rete di protezione. Con ogni probabilità  a molti di loro, in questo modo, è  stata negata la possibilità di accettare la convocazione per altre supplenze, magari per un arco di tempo più  lungo.

Questa disparità  di trattamento è  davvero ingiusta e discriminante.

L’organizzazione sindacale USB Scuola chiede con forza al Ministero dell’Istruzione e del Merito di chiarire tempestivamente la situazione e che si impegni a risolvere questa grave ingiustizia che vede coinvolti i circa 3000 lavoratori, riportando la proroga dei loro contratti al 30 giugno 2024,  cosi come era stata annunciata e prevista dal “ Decreto Anticipi”.

USB Scuola