AREA STAMPA

Dipartimento Comunicazione

Tel./Phone:
(+39) 3456712454

Fax:
(+39) 06 54070448

e-mail:
areastampa@usb.it

Roma, via dell'Aeroporto 129

Argomento:

SCUOLA: DEFINITO NOTTETEMPO ACCORDO CHE METTE IN CASSA INTEGRAZIONE 11.500 EX LSU-ATA

USB NON FIRMA E DENUNCIA, SI SPENDE PIÙ DI QUANTO COSTEREBBE REINTERNALIZZARE IL SERVIZIO

Roma -

Nella scorsa notte è stato definito presso il Ministero del Lavoro un accordo sulla vertenza degli ex-Lsu Ata della Scuola, firmato dalle società che gestiscono in appalto il servizio di pulizia, il Ministero dell’Istruzione, il Ministero del Lavoro, Cgil Cisl Uil, ma non dall’Unione Sindacale di Base.

 

L’accordo di fatto sancisce la prosecuzione dell’appalto fino al 2013 con forti tagli, che quest’anno comporteranno la messa in cassa integrazione in deroga a zero ore per 65 giornate di oltre 11.500 lavoratori; per il 2012, anche laddove venisse finanziata la cassa integrazione, viene previsto un taglio di 4 ore settimanali e 87 giornate lavorative.

 

Riferisce Carmela Bonvino dell’Unione Sindacale di Base:  “Presente all’incontro, seppur su tavoli separati, USB non ha sottoscritto questo accordo in quanto giudichiamo esagerati i tagli ad orari e salari dei lavoratori, anche rispetto al considerevole taglio di risorse effettuato dal MIUR. Alla nostra richiesta di verificare nel merito la corrispondenza fra tagli di risorse e tagli di salario -  sottolinea la rappresentante USB - non è stato dato riscontro. Di certo c’è comunque che i lavoratori vedranno i loro salari tagliati, i carichi di lavoro aumenteranno e peggiorerà la qualità del servizio”.

 

“Ma c’è di più – aggiunge Bonvino – sommando tutte le risorse necessarie a finanziare questo accordo, si spenderà di più sia rispetto a quanto speso in passato per il servizio di pulizie, sia rispetto a quanto costerebbe reinternalizzare il servizio assumendo gli ex-Lsu, come richiesto dalla USB. Confermiamo pertanto lo sciopero proclamato per il 22 giugno, in occasione degli esami di maturità, ed organizzeremo iniziative territoriali”, conclude la rappresentante sindacale.