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SCUOLA PUBBLICA: 11 MARZO USB IN PIAZZA ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE INDETTA PER LO SCIOPERO GENERALE

Roma, corteo da Piazza della Repubblica – ore 9.30

Roma -

Il Presidente del Consiglio ed il Ministro Gelmini hanno esplicitato cosa pensano della Scuola Pubblica, di cui sono i diretti responsabili: una scuola che a loro avviso “non educa”, “non inculca” i valori della famiglia, la quale deve avere la possibilità di scegliere la scuola privata. Ma la famiglia a cui fanno riferimento, quella che intende “inculcare” principi e non educare alla libera scelta, vede già garantita questa possibilità. Infatti tutti i governi, di tutti i colori, hanno assicurato finanziamenti diretti ed indiretti alle scuole private per almeno 1 miliardo l'anno.

 

La privatizzazione della scuola è da tempo in atto con l'assalto delle Fondazioni Private, consentito da un decreto del Presidente del Consiglio Romano Prodi e da un decreto legge che porta il nome di Bersani. I sacrifici imposti alla scuola pubblica -150 mila posti tagliati, 8 miliardi di finanziamenti in meno - servono ora a pagare i debiti di banche e multinazionali, di corruttori ed evasori.

 

Contro la definitiva privatizzazione della scuola, contro questo modello di uscita dalla crisi, USB invita i lavoratori della scuola, ai quali la legge n°146/90 impedisce di scioperare, ad aderire alla manifestazione nazionale indetta il prossimo 11 marzo in occasione dello sciopero generale proclamato da USB, Slai Cobas, Snater e CIB-Unicobas, ed a sostenere la giornata di mobilitatazione partecipando al momento di confronto e dibattito rappresentato dal convegno nazionale “Regionalizzazione, contratti, professionalità e rappresentanza sindacale: un intreccio perverso”, organizzato a Roma dall’associazione Altrascuola presso l’ex cinema Volturno, ore 8.30/10.30 del 11 marzo.

 

L’USB Scuola fa inoltre appello agli studenti ed ai genitori perché aderiscano allo sciopero e alla manifestazione per rompere il silenzio, riaffermare la propria dignità e difendere la scuola pubblica statale per i propri figli e per il futuro del Paese: la scuola di tutti, la propria scuola.