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Scuola, una risposta a Romano Prodi: USB Bologna invita a scioperare il 24 e 25 settembre!

Bologna -

È davvero surreale leggere sulla stampa le parole dell'ex premier Romano Prodi che dallo scranno della Bologna Business School invita i sindacati di base che hanno indetto lo sciopero il 24 e 25 settembre a essere collaborativi anziché criticare e contestare l'attuale situazione della ripresa dell'anno scolastico.

 

Prodi evidentemente non conosce le condizioni di lavoro e di studio in cui il personale scolastico e gli studenti si trovano in questo momento. Anche a Bologna e provincia abbiamo situazioni di didattica mista e uno spazio Fiera non ancora terminato all'interno del quale docenti e studenti si trovano a lavorare senza le condizioni di sicurezza necessarie, tra rumore, odore di colla e di pittura, scale ripide e bagni chimici esterni.


L'Istituto Paolini-Cassiano di Imola, a San Benedetto val di Sambro, a Castiglione dei Pepoli, l'Istituto Aldini Valeriani, l'Istituto Mattei e l'Istituto Majorana di San Lazzaro di Savena. Tutte scuole dove le lezioni sono iniziate con orario ridotto o dove i dirigenti scolastici sono costretti a sospendere le lezioni in alcune classi per mancanza di personale docente.

 

Ovviamente da parte di Prodi, presidente del Consiglio nel 1996 che ha dato l'avvio alla devastazione della scuola con la Riforma Berlinguer, non ci  meravigliano dichiarazioni del genere. Purtroppo la realtà è ben diversa da quello che racconta Prodi.


Abbiamo denunciato con forza, mobilitandoci  come USB, forti criticità e ritardi con cui si sta procedendo con il conferimento delle nomine di quei posti vacanti e disponibili che avrebbero dovuto essere coperti con assunzioni a tempo indeterminato. Certo stiamo parlando del mondo reale e non della Bologna Business School, scuola manageriale d'élite con rette fino a 30.000 euro all'anno.

 

Al quadro generale di mancata sicurezza e di scarsa tutela della salute e del benessere di lavoratori e studenti si aggiungono le misure del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che ha fatto molte pressioni affinché si aumentasse la capienza sui mezzi pubblici fino al cento per cento. Ci ritroviamo così in una condizione di sovraffollamento dei mezzi pubblici, sovraffollamento degli spazi scolastici, nuova edilizia scolastica non completata, vecchia edilizia scolastica che è ancora deficitaria come nei precedenti anni, sovraffollamento in classi-pollaio, mancanza di distanziamento sociale, mancanza di sussidi per la protezione, mancanza di chiarezza nelle norme per gli studenti fragili. In una situazione del genere, un sindacato che affermi di essere tale non può fare altro che chiamare tutti i lavoratori e gli studenti allo sciopero, per la tutela della salute anche di tutta la società italiana, visto che il corpo studentesco e i lavoratori della scuola costituiscono un sesto della popolazione del Paese e possono determinare un pericolo per la sanità e la salute pubblica.

 

Chi ha a cuore la scuola pubblica statale e chi vuole tutelare il diritto allo studio senza cedere a ricatti sul diritto alla sicurezza e alla salute pubblica sciopererà convintamente il 24 e il 25 settembre insieme all'Unione Sindacale di Base trovandosi in presidio alle ore 9.30 davanti alla Regione Emilia Romagna, per manifestare una volta di più il proprio dissenso e per rivendicare per la scuola pubblica statale soldi, risorse, investimenti.


USB Bologna