SOLIDARIETÀ USB A NUNZIO D'ERME E MARCO BOCCI
“Non passa giorno senza l’arrivo di notizie che testimoniano del clima fortemente repressivo che sta investendo il nostro Paese – osserva Angelo Fascetti, dell’Esecutivo Nazionale USB - dai licenziamenti ‘politici’ e discriminatori di lavoratori e delegati sindacali, rei magari di aver portato alla luce le scellerate gestioni delle loro aziende o soltanto di aver svolto la loro funzione sindacale, all’incriminazione di chi lotta per la difesa dei propri territori e dei propri bisogni primari”.
“E mentre i responsabili delle migliaia di omicidi sul lavoro la fanno sempre franca – prosegue Fascetti - a Roma la Magistratura non trova di meglio che arrestare, con pesantissime quanto assurde motivazioni, Nunzio D’Erme, compagno tra i più stimati e conosciuti nei movimenti di opposizione all’arroganza dei poteri forti, insieme a un altro giovane militante del Centro Sociale Spartaco, Marco Bocci”.
Ricorda Fascetti: “I fatti cui si riferiscono le accuse che hanno portato Nunzio in carcere e Marco agli arresti domiciliari risalgono al Maggio scorso, quando in occasione di un convegno di presentazione di un progetto formativo ed educativo alla tolleranza e contro l’omofobia, che si teneva nella sede dell’attuale VII Municipio a Cinecittà con la presenza di figure istituzionali, deputati e amministratori locali, un gruppo di aderenti a Militia Cristi, tristemente nota per le sue numerose provocazioni, si rese protagonista di una pesante aggressione ai danni dei presenti”.
“Nel sottolineare ancora una volta la pesantezza del clima repressivo che stiamo vivendo – prosegue il dirigente USB - che si concretizza con pesanti operazioni a danno di attivisti dei movimenti sociali e in particolare dei movimenti per il diritto alla casa, con sgomberi di spazi sociali, teatri, cinema, recuperati ad un uso collettivo e non subordinati al profitto, testimoniamo tutta la nostra attiva solidarietà, tutto il nostro affetto a Marco e Nunzio, di cui abbiamo sempre conosciuto ed apprezzato la disponibilità e la grande generosità nella difesa dei più deboli”, conclude Angelo Fascetti.