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Tavolo JSW, sindacati e governo: dall’azienda un comportamento indegno

Roma -

Si è concluso l’atteso incontro presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla vertenza JSW. Erano presenti all’incontro oltre alla sottosottosegretaria Fausta Bergamotto, il consigliere Giampietro Castano, la Regione Toscana, il Sindaco di Piombino e l’AdSP con le segreterie categoriali e confederali di Fim Fiom Uilm USB e Uglm.

L’incontro si è aperto col vicepresidente Marco Carrai che per l’ennesima volta ha preteso risorse pubbliche come precondizione di partenza del piano, senza nessuna certezza degli investimenti.

Le organizzazioni sindacali tutte hanno rigettato questo ennesimo ricatto, sottolineando come l’azienda abbia disatteso ogni singolo contenuto del business plan e dell’Accordo di Programma. Al Governo si è richiesto un maggior protagonismo e maggiori vincoli e la definizione di un piano sull’acciaio dove inserire lo stabilimento di Piombino.

La sottosegretaria ha condiviso la posizione del sindacato, dichiarando come il comportamento dell’azienda sia INDEGNO. Il Governo ha quindi confermato l’importanza dello stabilimento di Piombino che deve avere un ruolo importante, strategico, nel Piano della Siderurgia Nazionale insieme a Taranto e Terni. Nelle prossime settimane lavoreranno per effettuare incontri anche bilaterali per giungere ad un piano industriale condiviso. Con chiarezza  e determinazione è stato ribadito dalla sottosegretaria che l'Accordo di Programma ha la necessità di recepire un Piano industriale certo e dettagliato che DEVE contenere il forno elettrico e non la sola laminazione, ribadendo che anche per il Governo la produzione di acciaio a Piombino è determinante. La riunione si è conclusa con l'impegno del Governo a riconvocare il tavolo entro giugno.

Fim, Fiom, Uilm, USB, Uglm