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Telecontact center s.p.a controllata al 100% da TIM, passa nella scatola cinese di DNA s.r.l per la “depurazione” dei lavoratori

Roma -

L’Unione Sindacale di Base esprime profonda inquietudine per quanto sta avvenendo ai lavoratori della Telecontact di Catanzaro, Roma, Napoli, Caltanissetta con un numero imponenti di lavoratori, più altre città.

Dagli atti emerge come la nuova società DNA, di recente creazione, sia stata costituita approssimativamente per attivare i “processi di transizione” cosa vuol dire?

La DNA si occuperà del lavoro sporco, e cioè di alleggerire le due società che si stanno fondendo Telecontact S.p.a. e Gruppo Distribuzione S.p.a., due società per azioni in una società con responsabilità limitata con un capitale sociale che varia da un 1€ euro a 10.00 €.

La DNA gestirà - è scritto - la riorganizzazione del lavoro attraverso sistemi di sostegno come la cassa integrazione (prima) per incentivare la ricollocazione in altri ambiti (dopo anni buttati in TIM e soprattutto con tutta questa grande mole di richieste di lavoro al sud come al nord) - (dopo) si passerà alla seconda fase, che è quella di gestire gli esuberi, perché la finalità di questa transizione è proprio questa.

Aggiungiamo per correttezza che di questa macchinazione la DNA l’11 giugno 2025, ha informato le centrali delle organizzazioni sindacali - che hanno taciuto fino ad oggi, con una nota inviata al Ministero delle Politiche Sociali dell’operazione di aggregazione delle due società, dove dichiarano di essere una società di nuova costituzione ed il progetto che hanno in mente.

Ma andiamo avanti, non è il momento di alzare altri polveroni, oggi abbiamo la necessità di comprendere l’operazione dei gruppi industriali nazionali e salvaguardare i livelli occupazionali, dalle grinfie della “lavatrice” della DNA, perché la mossa del “trasloco” dei dipendenti, in una scatola vuota, va interpretata nell’ottica di un alleggerimento dei loro piani economici.

Abbiamo scritto al Ministero del Lavoro e continueremo ad interessare il Parlamento intero, cosi come gli enti di vigilanza, invitandoli a certificare la “genuinità” dell’accordo che sta avvenendo istituendo una commissione per accertare la regolarità del rapporto di lavoro che si verrà ad avviare, nel momento dei processi di transizione in una società con responsabilità limitate e con un amministratore che ha già fatto danni in altre società.

Mandando via i lavoratori di Manpower nel giro di poche ore, società sempre in forza al gruppo distribuzione nelle attività di contact center.

Come USB siamo a completa disposizione con impegno verso i lavoratori per districare la complessa matassa altamente costruita a danno dei lavoratori e sfuggire alle proprie responsabilità, altro pezzo di industria italiana che con l’avallo del governo distruggeranno.

 

USB