Tragedia del Mottarone: sempre più indispensabile istituire il reato di Omicidio sul Lavoro
14 morti, 3 patteggiamenti, addirittura due assoluzioni. La sentenza per la tragedia del Mottarone spiega meglio di qualsiasi considerazione l’inadeguatezza delle pene per i reati connessi alla sicurezza sul lavoro.
Nonostante ci si ostini da parte della Ministra del lavoro a convocare tavoli su tavoli con la presenza di sindacati, associazioni datoriali, enti dedicati, forze dell’ordine, la questione della tutela della salute e della sicurezza del lavoro rimane senza soluzioni concrete e soprattutto esigibili.
USB e Rete Iside hanno ormai da più di un anno raccolto decine di migliaia di firme per l’introduzione del reato di Omicidio sul Lavoro e Lesioni gravi e gravissime. La legge è stata poi depositata in Senato ma è rimasta lettera morta e non è mai cominciata la discussione neppure in Commissione.
È’ evidente il disinteresse per questa proposta, un disinteresse interessato a coprire le responsabilità dei padroni e delle aziende che risparmiano sulle manutenzioni e sui controlli per aumentare i margini di profitto anche se questi sono pagati in vite umane.
Riprenderemo con forza la pressione sul Governo e sul Parlamento perché dopo l’introduzione di reati che inaspriscono le pene per le morti stradali, per le morti nautiche e chi più ne ha più ne metta si decida di dare dignità anche a chi muore sul lavoro in nome del profitto e dello sfruttamento.