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TRASPORTO AEREO: USB, GOVERNO INTERVENGA IMMEDIATAMENTE PER EVITARE FALLIMENTO AMS

In corso sit in dei lavoratori all’aeroporto di Fiumicino

Roma -

 

COMUNICATO STAMPA

 

È in corso questa mattina a Fiumicino, nell’area tecnica dell’aeroporto Leonardo Da Vinci, il presidio dei lavoratori di Alitalia Maintenance Systems, che manifestano sotto la direzione di Alitalia Sai per impedire il fallimento dell’azienda.

L’incontro con le parti sociali, che si è tenuto ieri presso il MISE, non ha fornito  prospettive per il futuro di questa importante eccellenza italiana nel settore tecnico delle manutenzioni aeronautiche. Al di là delle preoccupazioni espresse da tanti, si assiste sostanzialmente al solito rimpallo di responsabilità che prefigura un epilogo drammatico di questa vicenda.

Gli impegni di finanziamento da parte della società giordana Pamned sono diventai una chimera. Dal fallimento di Alitalia Lai del 2008 ad oggi si sono succedute ristrutturazioni, che hanno portato i 240 lavoratori AMS all’attuale regime di cassa integrazione a rotazione in scadenza tra pochi mesi.  La produzione di questa società è stata così condannata ad una lenta agonia ed i lavoratori sono stati presi in giro da tutti.

Non possiamo assistere inerti all’ennesima catastrofe industriale legata alle vicende della dissoluzione della Lai, che ha lasciato già sul campo migliaia di lavoratori. C’è bisogno di un decisione immediata per AMS e di un progetto nazionale di rilancio dal punto di vista strategico, industriale e occupazionale per il settore del Trasporto Aereo. Tanto più che AMS è partecipata da Alitalia Sai, che è un cliente esclusivo, cioè legato da un contratto di servizio. Il gruppo industriale rilanciato dall’arrivo di Etihad ora può fare la sua parte, insieme al Governo.

L’USB chiede dunque che non sia affossata la storia dell’industria aeronautica di questo Paese, che venga immediatamente ripreso il normale ciclo produttivo di revisione dei motori per Alitalia Sai e che il Governo decida per un intervento pubblico: allo stato attuale è l’unica via d’uscita per il salvataggio dell’azienda.