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UFFICI GIUDIZIARI: SE LA BARCA NON AFFONDA E' MERITO DEI LAVORATORI

Prima parlare di “merito” si mettano gli Uffici Giudiziari in grado di funzionare al meglio

Roma -

Il Ministro dell’Economia Padoa-Schioppa, oltre che ragionare sull’accorpamento degli Uffici Giudiziari, suggerisce di ''porre il merito e i risultati al centro del sistema di allocazione delle risorse'' per una migliore efficienza della Pubblica Amministrazione.

 

“Sarebbe opportuno che per cominciare il Ministro si preoccupasse di mettere gli Uffici Giudiziari in condizione di funzionare al meglio, dotandoli di mezzi, risorse e strumenti idonei a fornire un degno servizio pubblico alla cittadinanza”, dichiara Pina Todisco della Direzione nazionale RdB-CUB P.I.

 

Infatti i lavoratori della Giustizia si trovano troppo spesso ad operare con strutture al limite del collasso, in locali fatiscenti e in palazzi con eterni cantieri aperti; in spazi angusti non messi in sicurezza e insalubri; con supporti informatici insufficienti ed obsoleti e privi persino del materiale di cancelleria.

Da anni questo personale è fermo al palo nella stessa posizione giuridica ed economica in cui è stato assunto, sfruttato in mansioni superiori, frustrato, travolto dalle continue riforme, privato della formazione. Un personale che inoltre diminuisce vertiginosamente nonostante aumenti l’organico dei magistrati.

 

“Forse il Ministro non sa che il servizio pubblico va valutato qualitativamente prima ancora che quantitativamente”, aggiunge Todisco. “Consigliamo pertanto a Padoa-Schioppa di fare una lunga passeggiata in uno dei tanti Uffici Giudiziari italiani, dove potrebbe finalmente capire che è solo grazie alla disponibilità e alla professionalità dei dipendenti che la barca della Giustizia non affonda del tutto. Questi lavoratori non devono dare ulteriori dimostrazioni di merito, ma casomai riscuotere le gratificazioni che finora non hanno ricevuto”, conclude la responsabile RdB-CUB.