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UNIVERSITÀ E RICERCA: CONTRATTO ANCORA BLOCCATO, RDB-CUB P.I. SCIOPERA IL 20 GIUGNO

I due Comparti del P.I. in piazza per la giornata di mobilitazione nazionale indetta dal sindacalismo di base

Roma -

Mentre il Ministro Brunetta annuncia che il rinnovo contrattuale del secondo biennio economico 2008-2009 non è una certezza per i lavoratori del Pubblico Impiego, i Comparti Università e Ricerca ancora stanno aspettando il rinnovo del contratto normativo 2006-2009 e del primo biennio economico 2006-2007.

 

“Partirei da questo dato per smontare la tesi dei fannulloni che il Governo sta portando avanti, mistificando palesemente la realtà che invece è fatta di lavoratori costretti a sopperire alla mancanza di organizzazione sui posti di lavoro, mal pagati, e che devono aspettare oltre due anni e mezzo per farsi rinnovare il Contratto”, esordisce Claudio Argentini, vice segretario nazionale di USI/RdB Ricerca. “Evidentemente Università e Ricerca per il Governo non sono importanti se è vero, come è vero, che nell’ambito dei settori della conoscenza arrivano buon ultimi dopo che la Scuola ha rinnovato con largo anticipo.”

Le problematiche che presentano i due settori sono tante: “Nella Ricerca i nodi dell’anzianità pregressa dei precari e il sottoinquadramento sono estremamente delicati e richiedono tempo -  continua Argentini - per questo avevamo chiesto di chiudere il rinnovo economico per poi poterci dedicare alla parte normativa con tutta la calma necessaria. Invece la trattativa continua ad andare a rilento, non si affrontano i problemi, e i lavoratori stanno aspettando da 30 mesi gli aumenti salariali.”

 

“Nelle Università – interviene Orazio Maccarone della RdB-CUB Università – siamo alla commedia degli errori. Grazie alla nostra azione al tavolo è emerso da tempo un percorso e una bozza di accordo possibile, ma da un mese, anche a causa dei tavoli separati voluti da Cgil-Cisl-Uil,  il confronto si è bloccato impedendo di arrivare a conclusione di un contratto dal quale ci aspettiamo un riequilibrio rispetto allo strapotere che l’autonomia ha dato in mano al corpo docente, con la conseguente penalizzazione del personale tecnico-amministrativo”, conclude Maccarone.

 

Il 20 giugno nei due Comparti l’USI-RdB Ricerca e RdB-CUB Università hanno proclamato due ore di sciopero a sostegno della vertenza contrattuale e delle richieste presentate ai tavoli, e aderiscono alla giornata nazionale di mobilitazione del sindacalismo base scendendo in piazza nelle iniziative che si terranno nelle principali città italiane. In particolare saranno a Roma, davanti al Ministero della Funzione Pubblica, contro il piano di Brunetta, per il rilancio della Pubblica Amministrazione e per la stabilizzazione dei lavoratori precari.