Mentre la mattina di sabato 2 marzo è confermato a Firenze il Convegno “Tanti morti nessun colpevole”, la manifestazione prevista per il pomeriggio, sempre a Firenze, è invece rinviata, per consentire la più ampia partecipazione alla manifestazione di Pisa indetta dagli studenti alle ore 14 di sabato, per protestare contro le violenze della polizia e tornare a ribadire la solidarietà al popolo palestinese.

Il comportamento avuto dalla polizia nelle manifestazioni per la Palestina non ha niente di eccezionale ma risponde ad una precisa linea del governo Meloni, che finora ha sempre confermato la solidarietà ad Israele e si è rifiutato di prendere atto delle atrocità di cui si sta macchiando il governo Netanyahu. I tanti giovani che stanno prendendo parte alle manifestazioni che denunciano il genocidio sono una fonte di preoccupazione per il governo, perché possono diventare il volano di una protesta sociale potenzialmente molto più ampia.

Gli studenti sono la punta di iceberg di un Paese che non solo non è d’accordo con le scelte guerrafondaie del governo ma non crede più alle bugie raccontate dai media. Un Paese in grande sofferenza per le condizioni economiche che continuano a peggiorare e che è stanco di sopportare precarietà, bassi salari e aumento delle povertà.

Legare la protesta dei lavoratori a quella degli studenti ha permesso nel passato del nostro Paese di costruire grandi stagioni di speranza e di avanzamento. Anche per questo USB decide di aderire alla manifestazione di Pisa e di portare in quella mobilitazione il grido di giustizia contro gli omicidi sul lavoro: la violenza con cui si colpiscono gli studenti è figlia della stessa logica con la quale si permette che ogni anno muoia più di un migliaio di lavoratori senza che venga mai individuato alcun colpevole.

Sabato 2 marzo

Ore 10 Firenze Convegno “Tanti morti nessun colpevole” in piazza della Stazione 4

Ore 14 Pisa manifestazione assieme agli studenti