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Argomento:

USB CON GLI EX-INTERINALI INPS IN PRESIDIO DAL MINISTRO FORNERO IL 28 E 29 FEBBRAIO E 1 MARZO

Roma, Via veneto 56 – ore 9.30-14.00

Roma -

Sono 1.240 i lavoratori interinali che hanno cessato il loro rapporto di lavoro presso l’INPS il 15 aprile scorso, ai quali si aggiungono 550 colleghi rimasti a casa il 1° gennaio 2011. Assunti per anni con contratti di somministrazione ed impegnati esclusivamente presso l’INPS, questi lavoratori hanno acquisito professionalità atte a seguire l’intero procedimento amministrativo: dall’istruire la pratica all’emettere il provvedimento finale, occupandosi anche di seguire le pratiche di sostegno al reddito e di invalidità civile.

 

Il 30 marzo 2011 la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, con il voto favorevole di tutti gruppi parlamentari, ha approvato una risoluzione che impegnava il Governo a trovare una soluzione per permettere ai 1.800 ex somministrati di tornare al lavoro e all’INPS di tornare a garantire la piena funzionalità di servizi essenziali per i cittadini. Ad una parte di questi lavoratori è stato riconosciuto l’ammortizzatore in deroga che è ormai terminato.

 

”Mentre tutti, a partire dal Ministro Fornero, si affannano a ‘riformare’ il lavoro e  promettono nuova occupazione, reddito e meno flessibilità, c’è chi il lavoro lo ha perso, ed ha perso anche ogni forma di sostegno al reddito”, afferma Carmela Bonvino, del coordinamento precari USB.

 

“La situazione di questi lavoratori è ancora più emblematica – sottolinea Bonvino - se si pensa che il Ministero del Lavoro vigila direttamente sull’INPS, istituto che oggi diventa ‘super’, ma nei fatti  ha espulso 1.800 lavoratori dal suo ciclo produttivo pur riconoscendone l´utilità e la professionalità. Il Ministro ha detto ‘le mie porte sono aperte’? Bene, cominciamo allora dagli ex-interinali INPS! Per questo saremo in presidio a Roma in via Veneto 56, da martedì 28 febbraio a giovedì 1 marzo. Ma saremo in piazza anche per segnalare la condizione, drammatica e reale, dei tantissimi giovani, formati e specializzati, ex lavoratori, ex precari, ex ammortizzati in deroga, che oggi sono disoccupati in carne e ossa ed esigono risposte concrete per un lavoro vero e un salario dignitoso”, conclude la rappresentante USB.